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Rino Carrara
In un duplice percorso saranno esposte una quarantina di opere che documentano l’attività dell’ultimo periodo creativo del maestro
Comunicato stampa
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Dal 29 settembre al 31 ottobre la Galleria CRONO Arte contemporanea e (dal 1° ottobre) l’Atelier Giorgio Ramera di Chiari (Brescia) ospitano parallelamente un evento espositivo dedicato al pittore bergamasco Rino Carrara.
In un duplice percorso saranno esposte una quarantina di opere che documentano l’attività dell’ultimo periodo creativo del maestro.
Rino Carrara nasce a Bergamo nel 1921 e dal 1975 vi risiede. Rientrato dall'Algeria in Italia nel 1947 dopo aver partecipato agli eventi bellici, si stabilisce a Milano. Partecipa intensamente alla vita artistica milanese degli anni cinquanta, legato in stretti vincoli di amicizia con Birolli, Fontana, Castellani, Dangelo, Manzoni. Gli anni cinquanta sono caratterizzati da numerose mostre collettive e personali. La Galleria Totti di Milano gli organizza la prima personale nel 1957 presentata da Luciano Budigna, la Galleria Pater che gli organizza due mostre personali: nel 1958 e nel 1959, presentate rispettivamente da Emilio Tadini e da Franco Russoli. Nel 1958 viene invitato da Raffaele Carrieri alla mostra “Cinquanta pittori contemporanei" alla Galleria Taras di Taranto ove sono presenti tutti i principali maestri italiani e alcuni giovani. Nel 1958 viene invitato a partecipare alla mostra “Giovani Artisti Italiani” organizzata da Marco Valsecchi con il quotidiano Il Giorno che raccoglie i più significativi artisti del panorama artistico nazionale, al Palazzo della Permanente a Milano. Nel 1959 partecipa al Premio Bergamo allestito al Palazzo della Ragione, alla XXI Biennale Nazionale di Milano, al Maggio di Bari, al Premio Michetti ed altre circa duecento rassegne in Italia ed all'estero negli anni seguenti. Nel 1959 va ricordata inoltre la mostra di cui Carrara si fa promotore in prima persona presso la Galleria La Torre di Bergamo nella quale espone con l'amico Lucio Fontana, per la prima volta a Bergamo. Negli anni sessanta Carrara vive una crisi personale che lo vede mettere in discussione quanto fatto in precedenza, l'informale è ormai divenuto sterile maniera in tutta Europa e il diffondersi di arte tecnicamente riproducibile come la Pop Art e tutto quanto consegue dall'utilizzo di immagini meccanizzate lo convincono a ricercare nuove strade. Supera quindi la fase informale e abbandona i tradizionali strumenti del dipingere identificando nel recupero della manualità artigianale un nuovo linguaggio, inizia così la storia dei fili, intessuti su grandi tele monocrome.
Dalla fine degli anni sessanta prosegue con la ricerca sul filo e sulla manualità, esponendo a Milano, Roma, Genova, Bologna, Parigi e Bergamo nella quale l'artista si è stabilito dal 1975.
A Bergamo ritroverà stimoli e impulsi che lo condurranno ad una nuova fase creativa della propria carriera artistica ed a sviluppare il suo lavoro in modo originale, autonomo, sganciato dalle mode imperanti che di volta in volta si avvicendano, ecco quindi le serie: erba e fili alla fine degli anni sessanta e settanta, le violenze al bianco degli anni ottanta e i mossi degli anni novanta.
Artista eclettico e curioso ha illustrato libri di poesia e si è dedicato di recente all'industrial design progettando caloriferi per l'architettura. Nel 1998 ha tenuto, invitato da Vittorio Fagone presso la Galleria d'Arte moderna e contemporanea di Bergamo-GAMeC un'antologica ''L'attività artistica 1956/1997'' con l'intervento di Gillo Dorfles. Nel 2001 è stato insignito del Premio Ulisse dalla Provincia di Bergamo. Dal 2005 espone due opere presso l'Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles nella mostra “Contemporaneo Italiano". Nel 2006 è presente in “Quaranta artisti Italiani" in permanenza al Palazzo dell'Unione Europea di Bruxelles.
In un duplice percorso saranno esposte una quarantina di opere che documentano l’attività dell’ultimo periodo creativo del maestro.
Rino Carrara nasce a Bergamo nel 1921 e dal 1975 vi risiede. Rientrato dall'Algeria in Italia nel 1947 dopo aver partecipato agli eventi bellici, si stabilisce a Milano. Partecipa intensamente alla vita artistica milanese degli anni cinquanta, legato in stretti vincoli di amicizia con Birolli, Fontana, Castellani, Dangelo, Manzoni. Gli anni cinquanta sono caratterizzati da numerose mostre collettive e personali. La Galleria Totti di Milano gli organizza la prima personale nel 1957 presentata da Luciano Budigna, la Galleria Pater che gli organizza due mostre personali: nel 1958 e nel 1959, presentate rispettivamente da Emilio Tadini e da Franco Russoli. Nel 1958 viene invitato da Raffaele Carrieri alla mostra “Cinquanta pittori contemporanei" alla Galleria Taras di Taranto ove sono presenti tutti i principali maestri italiani e alcuni giovani. Nel 1958 viene invitato a partecipare alla mostra “Giovani Artisti Italiani” organizzata da Marco Valsecchi con il quotidiano Il Giorno che raccoglie i più significativi artisti del panorama artistico nazionale, al Palazzo della Permanente a Milano. Nel 1959 partecipa al Premio Bergamo allestito al Palazzo della Ragione, alla XXI Biennale Nazionale di Milano, al Maggio di Bari, al Premio Michetti ed altre circa duecento rassegne in Italia ed all'estero negli anni seguenti. Nel 1959 va ricordata inoltre la mostra di cui Carrara si fa promotore in prima persona presso la Galleria La Torre di Bergamo nella quale espone con l'amico Lucio Fontana, per la prima volta a Bergamo. Negli anni sessanta Carrara vive una crisi personale che lo vede mettere in discussione quanto fatto in precedenza, l'informale è ormai divenuto sterile maniera in tutta Europa e il diffondersi di arte tecnicamente riproducibile come la Pop Art e tutto quanto consegue dall'utilizzo di immagini meccanizzate lo convincono a ricercare nuove strade. Supera quindi la fase informale e abbandona i tradizionali strumenti del dipingere identificando nel recupero della manualità artigianale un nuovo linguaggio, inizia così la storia dei fili, intessuti su grandi tele monocrome.
Dalla fine degli anni sessanta prosegue con la ricerca sul filo e sulla manualità, esponendo a Milano, Roma, Genova, Bologna, Parigi e Bergamo nella quale l'artista si è stabilito dal 1975.
A Bergamo ritroverà stimoli e impulsi che lo condurranno ad una nuova fase creativa della propria carriera artistica ed a sviluppare il suo lavoro in modo originale, autonomo, sganciato dalle mode imperanti che di volta in volta si avvicendano, ecco quindi le serie: erba e fili alla fine degli anni sessanta e settanta, le violenze al bianco degli anni ottanta e i mossi degli anni novanta.
Artista eclettico e curioso ha illustrato libri di poesia e si è dedicato di recente all'industrial design progettando caloriferi per l'architettura. Nel 1998 ha tenuto, invitato da Vittorio Fagone presso la Galleria d'Arte moderna e contemporanea di Bergamo-GAMeC un'antologica ''L'attività artistica 1956/1997'' con l'intervento di Gillo Dorfles. Nel 2001 è stato insignito del Premio Ulisse dalla Provincia di Bergamo. Dal 2005 espone due opere presso l'Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles nella mostra “Contemporaneo Italiano". Nel 2006 è presente in “Quaranta artisti Italiani" in permanenza al Palazzo dell'Unione Europea di Bruxelles.
29
settembre 2007
Rino Carrara
Dal 29 settembre al 31 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA CRONO ARTE CONTEMPORANEA
Chiari, Via Carmagnola, 12, (Brescia)
Chiari, Via Carmagnola, 12, (Brescia)
Orario di apertura
mer-sab 16-19.30
Vernissage
29 Settembre 2007, ore 17.30
Ufficio stampa
MARTE COMUNICAZIONE
Autore