Nel reportage realizzato da Rita Malizia troviamo la realtà più profonda dell’Oriente più povero. Foto scattate tra il Rajastan dell’India ed il Nepal che ritraggono la vita quotidiana delle genti del luogo.

Così possiamo osservare nella loro più autentica esistenza i bambini che giocano a Katmandu o elemosinano nella zona delle preghiere in Nepal, o un anziano ritratto nel quartiere dei vasai di Katmandu ed una vecchia venditrice d’acqua che ha accettato di farsi fotografare per denaro.

Troviamo poi gli scatti drammatici ed al contempo fascinosi dei sacrifici rituali di animali o le immagini dell’isola incontaminata di Andamane, che fu epicentro dello tsunami, dove i turisti non possono soggiornare per più di un mese.

Nel suo insieme la mostra offre uno spaccato di questi luoghi lontani e pieni di contraddizioni che, nella globalità della modernizzazione, ci sono sempre più vicini.