Come il colore puro possa esprimere, scavalcando filtri intellettuali ed elaborazioni tecniche in modo diretto, un’idea che nasce come immagine, ce lo dimostra Rita Piangerelli in opere che esplodono di azzurri, verdi, rossi infuocati che si accavallano e si inseguono alla ricerca di una visione interiore che si faccia palese. Al pari della parola articolata in versi - attività che accompagna l’artista da anni e da anni scorta la sua pittura dandole voce - l’arte in figura che trascolora dal figurativo all’astratto senza soluzione di continuità, seguendo il filo rosso di un pensiero visionario e garbato, mette in mostra una girandola caleidoscopica di emozioni in atto. ..

….. Altrove le onde sembrano incarnarsi in figure che danzano sfiorandosi ….l’azzurro compatto, dato in stesure corpose con l’aggiunta del bianco e del nero, si coagula nella zona superiore di un’opera kandiskyana, bordando e costringendo una zona di giallo accesso. Il colore assume una duplice valenza: cromatico - percettiva e intima, divenendo cassa di risonanza dei contenuti dell’anima e ulteriormente stimolandone riflessioni e reazioni…

(Presentazione di di Feodora Franzè – Catalogo in Galleria)



Rita Piangerelli è nata a Loreto (AN); contemporaneamente alla pittura si dedica alla poesia pubblicando nel 1979 la prima silloge poetica “Immagini da un interno” cui seguiranno “Attimi vitali” del 1994 e “La seta dell’illusione” del 1996 pubblicato con la casa editrice Sovera con la quale collabora come illustratrice di copertine di testi di narrativa, saggistica, poesia. Ha partecipato ad esposizioni collettive in Italia e all’estero ed effettuato alcune mostre personali fin dal 1980. Svolge attività di critica letteraria presso circoli letterari romani e dei Castelli.