In occasione di “Eventi in Jazz” 2006, i fotografi Claudio Argentiero, Umberto Armiraglio e Cristiano Fabris, presentano un pregiato libro dal titolo: “Some Jazz in B.A.”, dalla grafica decisamente insolita, tutto in bianco e nero, frutto di un lavoro realizzato in occasione di Eventi in Jazz 2004 e 2005.

Una selezione di immagini di particolare impatto visivo, che via via ci accompagnano in un viaggio nella musica, reso ancor più stimolante da un’impaginazione originale curata da Armiraglio e Fabris, che con vera passione hanno prodotto un volume da collezione.

Noti da tempo per le diverse opere editoriali e per le autorevoli esposizioni presentate in Italia e all’estero, i 3 fotografi si presentano al pubblico anche con una mostra, confrontandosi sul diverso modo di “sentire visivamente” l’arte dei suoni.

Immagini che sanno restituire l’energia che scaturisce da un genere musicale basato sull’improvvisazione, in cui gli autori si fanno interpreti dell’espressività, la mimica, la gestualità e la ritmica dei concertisti, attraverso tagli decisi e composizioni intense e vigorose.

In un bianco e nero a volte nitido a volte sgranato, si esaltano i giochi di luce e ombra, che ricreano l’atmosfera coinvolgente dei concerti, in cui l’energia si svela con vivacità sempre più incalzante, coinvolgendo il pubblico.

Opere realizzate con materiali, stili e tecniche differenti, che non mancheranno di interessare e attrarre appassionati e collezionisti di fotografia. Quella d’autore.

Sono previsti due percorsi espositivi: il primo, che verrà inaugurato in occasione della presentazione del libro, il 21 ottobre, presso un locale davvero originale, unico e aperto alla creatività , ricavato all’interno di un vecchio opificio, sede dell’Associazione Culturale il Melograno, in cui le fotografie occuperanno diversi spazi in armonia con l’ambiente;

il secondo: itinerante in tutte le sedi dei concerti. Una rassegna di circa 40 immagini in bianco e nero che faranno da giusto contorno alle frizzanti serate musicali.

L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Busto Arsizio e dell’Archivio Fotografico Italiano, del quale i tre fotografi sono soci fondatori, nato con l’intento di custodire e rendere fruibili ad un pubblico molto ampio, le tante ricerche d’autore realizzate dagli stessi e da altri fotografi.