L’esposizione, allestita nella Casa Internazionale della Poesia Pier Paolo Pasolini, nel quartiere Rebibbia, da un lato offre uno spaccato della realtà e del lavoro quotidiano di coloro che attualmente svolgono la loro attività nelle aree industriali dismesse e riconvertite, dall’altro è l’occasione per recuperare la memoria storica di quei luoghi attraverso citazioni e frammenti degli elementi rimasti inalterati.

“Catalani mette i suoi soggetti in posa, gli chiede di giocare con i loro strumenti di lavoro, spiazzando e spezzando la routine dell’industria e coinvolgendoli in un azione artistica di cui la foto e poi l’impressione su carta sono solo gli atti finali. La performance in cui gli attori sociali vengono coinvolti stravolge il flusso ripetitivo e permette all’artista di cogliere i soggetti in apparenze anomale”.

La Mostra è l’evento conclusivo del progetto “Conoscere l’Archeologia Industriale”, vincitore del “Bando delle Idee” promosso dal Municipio Roma V e realizzato dall’Associazione Merzbau Arte e Cultura in collaborazione con la Cattedra di Archeologia Industriale dell’Università della Tuscia-Viterbo, e con l’Istituto Statale d’Arte Roma 2, nel corso del quale è stato proposto il ciclo di seminari “I LUOGHI DELLA PRODUZIONE - ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE A ROMA NEL V MUNICIPIO”, rivolti agli studenti delle scuole medie superiori, per favorire la conoscenza da parte dei più giovani della storia recente del territorio in cui vivono.

In questa occasione sarà pubblicato il catalogo con i testi di: Ivano Caradonna (Presidente Municipio Roma V),
Loris Schermi (Presidente Associazione Merzbau Arte e Cultura), Marco Lodoli (Presidente Associazione Casa Internazionale della Poesia Pier Paolo Pasolini), con i contributi scientifici di Enrica Torelli Landini, Elena Paloscia, Fabrizio Zanella, Francesca Caruso, Gaia Cecca, Antonio Fiore e il testo critico di Paola Donato.