Il Corpo nell'Anima

testo critico
di Angela Giglio


L'esposizione delle opere di Rivkah Hetherington è una sintesi della ricerca che l'artista ha realizzato negli ultimi anni sulle trasformazioni che la cultura contemporanea inscrive sul corpo femminile sia attraverso la pratica dell'infibulazione, intesa come determinazione forzata dell'identità di genere, sia attraverso l'orizzonte culturale contemporaneo che influenza il significato di bellezza estetica femminile.
L'inquadratura dell'opera è quella del ritratto, ma i tratti sono decisi e la pittura è carica di emotività,
il realismo è subordinato alla sensibilità dell'artista, il verosimile è nell'insistenza sul particolare: ritratti di vagine, linee ruvide che solcano la pelle, mani che intimamente si sfiorano.
L'artista non è narratore onnisciente, consegna al fruitore dell'opera la sublimazione dell'oggetto che confluisce nella poetica del tempo che trascorre lasciando sui volti le rughe, mappature dell'esperienza, delle storie di vita individuali, ma universalmente condivise. L'estetica delle opere di Rivkah sovverte gli stereotipi convenzionali e ritorna alle origini del suo significato quale percezione mediata dai sensi: la bellezza del segno lasciato dal tempo sui corpi delle donne e la bellezza dell'intimità femminile espropriata da tutti i tabu culturali.
La pittura non è cruda, non intende rivoluzionare, convertire o moralizzare. La scelta del colore e delle forme è una scelta “romantica”, raffinata che attinge alla sensibilità femminile e riflette su se stessa senza mediazioni. I segni iscritti sul corpo, come tracce indelebili del tempo e della determinazione culturale, confluiscono nell'anima di chi li osserva fino all'annullamento della dicotomia corpo – anima, perché l'anima non è più contenuto, ma contenitore. Diventa, in senso universalistico, il pensiero, la percezione, il significato che avvolge i nostri sensi e ci rende liberi dalle determinazioni storiche e aprioristiche del nostro tempo. Il corpo è nell'anima, è la tela su cui l'anima iscrive la sua eterna bellezza.