Un volto di giovane teenager e il suo Dorian Gray, rapiscono lo sguardo dello spettatore nello studio4punto4 di Roma, nuovo spazio che si occupa di architettura ma aperto alla presentazione di giovani artisti esordienti, che Venerdì 30 Gennaio 2009 presenta le opere più recenti dell’artista Roberta Coni.
Le opere esposte in mostra, sono polittici di volti, che come in una sorta di cubo di Rubik si mescolano tra loro, a ritrovare quei punti di contatto, e allo stesso tempo in qualche modo a predicarne la frattura esistenziale, la frattura della struttura dell'uomo contemporaneo, di fronte al bisogno di negare le sue debolezze e quindi la propria felicità, i propri sogni utopici, evidenti queste fatiche che si porta nette descritte sul volto, costretto a ruggire la sua indipendenza. Una frattura linearmente espressa, dal verismo pittorico, un polittico che smonta il suo realismo con un taglio netto grafico che lo avvicina allo scatto Fotografico, vero protagonista di quest’era post-moderna. Una ricerca della propria identità che al contatto con gli altri si modifica e modella.
“Identità. Un miscuglio di idee, pensieri e azioni, sorrette dall’ossatura di una crescita inarrestabile e faticosa, costruttori di sogni di gioie di paure. Di speranze. La frammentazione dell’individuo nella sua miriade di sfaccettature dove ogni angolazione, occhio o punto di vista raccoglie solo una manciata per volta di posizioni, di tasselli, del complesso e complicato intreccio dell’Io.
Volti di-visi, genesi, l’epidermide del tempo, le sue rughe, il vortice caotico del ricongiungersi di frammenti impazziti, nelle opere di Roberta Coni la tela si spezza, si confonde, si ricompone nel respiro di una identità dispersa ed esistente.
Chi siamo? Forse non lo sapremo mai. Smettere di chiedercelo ce ne darebbe la certezza”.
Andrea Sacconi