La galleria éstile presenta dal 3 al 22 novembre un’ampia mostra antologica dedicata a Roberta Meldini. Vengono esposte opere di scultura realizzate dal 1951.

Riminese di nascita, Roberta Meldini ha avuto un’educazione artistica tutta romana.
Compie i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Roma, con docenti quali Capogrossi e Purificato, Guerrini, che la introdusse alla pratica del cesello, Rivosecchi, Lazzaro e Guerrisi, in anni di straordinaria vivacità intellettuale come quelli a cavallo tra i ‘40 e i ’50 del secolo scorso.

La sua formazione avviene dunque nell’ambito di uno sperimentalismo sulle materie (marmo, bronzo, cemento….) che si è rapportato ad uno studio attento dei grandi momenti e vicende della tradizione figurativa: dal museo e dalla storia anche remota alla modernità.

Carlo Fabrizio Carli scrive nel suo saggio in catalogo: “Si avverte il segno di una marcata concretezza umanistica nelle opere di Roberta Meldini, l’estraneità ad un’attitudine di divagante intellettualismo, attestate già dalle scelte dei temi praticati, tra cui emerge, specialissimamente coltivata, la figura femminile….la sua ricerca è in posizione di equilibrio ben calibrato e saldo tra istanze di carnalità e di conseguita spiritualità; di eros e di ascetismo; e, propriamente riguardo al linguaggio, tra classicità greca, la lezione del museo e l’attenta riflessione sui moderni”.

Dal 1951 espone in mostre individuali e significative rassegne collettive nazionali ed internazionali. Sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti di musei e fondazioni.