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Roberta Savelli – Anything out of the Eyes
Roberta Savelli in occasione della personale presso Baricole presenta un quadro di grande dimensione, Naturelles, e una serie di ritratti dal forte contrasto e mistero, nei quali la dimensione più intima della figura prende corpo attraverso la dinamicità e la fluidità della pittura
Comunicato stampa
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Roberta Savelli in occasione della personale presso Baricole presenta un quadro di grande dimensione, Naturelles, e una serie di ritratti dal forte contrasto e mistero, nei quali la dimensione più intima della figura prende corpo attraverso la dinamicità e la fluidità della pittura.
Le tele di Roberta Savelli rappresentano una tessitura di elementi, un’immagine che è riflesso della psiche umana. L’uso della pittura come mezzo reale e metaforico per esplorare il territorio dell’identità psicologica, per dare forma a ciò che è invisibile, ma di cui si avverte la presenza.
Il processo creativo parte dalla fotografia realizzata in studio. Il personaggio, soggetto del futuro ritratto, viene decontestualizzato dal suo ambiente e collocato nel set di posa. Questo permette a Roberta Savelli di intravedere la particolarità e l’unicità del soggetto. I ritratti ottenuti posseggono così un campo di forze che è il risultato del dialogo tra il momento della relazione tra l’artista e il soggetto, durante il set di posa, e la meditazione durante l’atto del dipingere. Il ritratto fonda le sue radici nell’eco di un tempo evanescente in divenire, in un dialogo tra presente e futuro. L’uso della fotografia fa sì che il ritratto non prescinda mai da quel preciso istante in cui il punto di forza del carattere dell’individuo viene catturato e che, come in una sorta di messa a fuoco, viene reso visibile attraverso l’incantesimo della pittura. “Farai le figure in tale atto il quale sia sufficiente a dimostrare quello che la figura ha nell’animo; altrimenti la tua arte non sarà laudabile” scriveva Leonardo da Vinci.
L’immagine ritratta ci trattiene e ci fissa. Lo sguardo è la punta che penetra l’osservatore, la forza dell’essere.
Cosa leggiamo dentro gli occhi? La reale dimensione umana o la realtà parallela.
L’occhio, luogo di passaggio e di delimitazione, rappresenta il tramite tra due mondi diversi (esterno ed l’interno), confine tra conscio ed inconscio. Ma il mondo oltre lo sguardo, oltre la tela, è anche il luogo di idealizzazione, lo spazio senza orizzonti in cui il soggetto si ritrova nella sua intimità e nel suo essere al mondo.
Anche le tele costitute da più figure, rappresentano un’indagine psicologica, e la presenza di una realtà parallela viene realizzata strutturalmente da due livelli. Naturelles, è costituto dalla sovrapposizione di due tele di garza trasparente. Una prima tela in cui si delineano figure di ragazze ritratte in momenti di introspezione indifesa, e una seconda, che si intravede grazie alla trasparenza, dove in modo libero e gestuale viene dipinto lo sfondo. Così il paesaggio surreale sottostante, come una sorta di limbo, diventa da un lato proiezione dell’interiorità intravista poeticamente e dall’altro il luogo della psiche.
Lo spettatore osservando Naturelles e la serie di ritratti presenti in mostra avverte la sensazione di sbirciare nell’intimità di un giardino.
Le tele di Roberta Savelli rappresentano una tessitura di elementi, un’immagine che è riflesso della psiche umana. L’uso della pittura come mezzo reale e metaforico per esplorare il territorio dell’identità psicologica, per dare forma a ciò che è invisibile, ma di cui si avverte la presenza.
Il processo creativo parte dalla fotografia realizzata in studio. Il personaggio, soggetto del futuro ritratto, viene decontestualizzato dal suo ambiente e collocato nel set di posa. Questo permette a Roberta Savelli di intravedere la particolarità e l’unicità del soggetto. I ritratti ottenuti posseggono così un campo di forze che è il risultato del dialogo tra il momento della relazione tra l’artista e il soggetto, durante il set di posa, e la meditazione durante l’atto del dipingere. Il ritratto fonda le sue radici nell’eco di un tempo evanescente in divenire, in un dialogo tra presente e futuro. L’uso della fotografia fa sì che il ritratto non prescinda mai da quel preciso istante in cui il punto di forza del carattere dell’individuo viene catturato e che, come in una sorta di messa a fuoco, viene reso visibile attraverso l’incantesimo della pittura. “Farai le figure in tale atto il quale sia sufficiente a dimostrare quello che la figura ha nell’animo; altrimenti la tua arte non sarà laudabile” scriveva Leonardo da Vinci.
L’immagine ritratta ci trattiene e ci fissa. Lo sguardo è la punta che penetra l’osservatore, la forza dell’essere.
Cosa leggiamo dentro gli occhi? La reale dimensione umana o la realtà parallela.
L’occhio, luogo di passaggio e di delimitazione, rappresenta il tramite tra due mondi diversi (esterno ed l’interno), confine tra conscio ed inconscio. Ma il mondo oltre lo sguardo, oltre la tela, è anche il luogo di idealizzazione, lo spazio senza orizzonti in cui il soggetto si ritrova nella sua intimità e nel suo essere al mondo.
Anche le tele costitute da più figure, rappresentano un’indagine psicologica, e la presenza di una realtà parallela viene realizzata strutturalmente da due livelli. Naturelles, è costituto dalla sovrapposizione di due tele di garza trasparente. Una prima tela in cui si delineano figure di ragazze ritratte in momenti di introspezione indifesa, e una seconda, che si intravede grazie alla trasparenza, dove in modo libero e gestuale viene dipinto lo sfondo. Così il paesaggio surreale sottostante, come una sorta di limbo, diventa da un lato proiezione dell’interiorità intravista poeticamente e dall’altro il luogo della psiche.
Lo spettatore osservando Naturelles e la serie di ritratti presenti in mostra avverte la sensazione di sbirciare nell’intimità di un giardino.
11
novembre 2006
Roberta Savelli – Anything out of the Eyes
Dall'undici al 28 novembre 2006
arte contemporanea
Location
BARICOLE
Torino, Via Maria Vittoria, 15, (Torino)
Torino, Via Maria Vittoria, 15, (Torino)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 19.30
Vernissage
11 Novembre 2006, ore 18-24
Autore
Curatore