Il prossimo 25 gennaio 2012 torna presso l’enoteca Vi(ci)no, in Via del Pigneto 25 (Roma) dalle ore 19.30 fino a mercoledì 15 febbraio il reportage “Marocco: dal Tramonto all’Alba” di Roberto Ammendola e Guido Baroncini Turricchia.

Le immagini presentate in occasione della mostra “Marocco: dal Tramonto all’Alba” sono state scattate nel corso del viaggio intrapreso da due amici e fotografi nell’inverno del 2009: Roberto Ammendola e Guido Baroncini Turricchia.

Dopo alcuni giorni a Marrakech, i due sono partiti in automobile e sacco a pelo in direzione Sud Sud-Est, toccando Ourzazate, Zagora, Nkob, Merzouga, Erg Chebbi, per poi tornare verso il punto di partenza esplorando le valli di Todra e Dades.
Abbandonato ogni mezzo a motore, si sono diretti a piedi sui monti dell’Alto Atlante, partendo dal piccolo paesino di Agouti e la sua “Happy Valley”.

Le foto proposte nel corso della mostra sono una selezione degli scatti notturni effettuati nelle varie località incontrate, il cui soggetto principale non è solo l´elemento paesaggistico e architettonico, ma soprattutto l’area astronomica e gli incredibili cieli stellati del paese marocchino.

I due sono attualmente impegnati nell’organizzazione di una missione di documentazione fotografica nella Sierra de Agalta (Honduras).

|BIO|

Roberto Ammendola, romano classe 1976, ha iniziato nell’ultimo anno a interessarsi in maniera sistematica alla fotografia paesaggistica e naturalistica.
Accompagnando l’amico Guido nelle sue avventure in giro per il mondo ha trovato il modo di unire la passione per la fotografia a quella del trekking e della vita selvaggia.
Ha frequentato il corso avanzato dello FNUR (Fotografi Naturalisti Università di Roma) tenuto dal fotografo Roberto Nistri.

Guido Baroncini Turricchia (Imola, 1978) scopre a diciannove anni la sua passione per i corpi celesti, dopo un incontro ravvicinato con gli anelli di Saturno avvenuto nell’osservatorio di Imola.
Da allora fino ad oggi, Guido ha affinato la propria tecnica con studio accurato e propensione sperimentale concentrando il suo sguardo tra la Luna e le galassie più lontane, liberando gli astri dalla loro apparente fissità, cogliendone con arte gli aspetti dinamici e facendo di ogni scatto un evento unico e particolare.
Occasione primaria ed elemento cardine della sua esperienza creativa è il viaggio.
Guido, infatti, ha compreso che, spesso, paesaggio terrestre e universo lontano, abilmente commisti, possono trovarsi in armoniosa dialettica, dando luogo a visioni fascinose e ricche di personalità.
Numerose delle opere di Guido sono apparse in questi anni in riviste specializzate.
La conoscenza con Roberto Ammendola avviene durante la 33esima edizione degli International Astronomical Youth Camps nel 1997. Nasce un’amicizia che diventa subito occasione di scambio e collaborazione in campo astronomico e naturalistico.

Collaborazioni: Lucrezia Alessia Ricciardi, Federico Zani