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Roberto del Frate
personale, in cui sarà esposta una ventina di dipinti recenti, per lo più inediti, realizzati a olio e tecnica mista su tavola e dedicati al paesaggio urbano del capoluogo friulano, accanto a vedute di campagna e ad alcune marine.
Comunicato stampa
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La doppia personale a Udine e a Trieste - scrive Accerboni - vuole presentare in particolare un nuovo filone d’interesse dell’artista, che nell’ultimo anno si è dedicato con grande entusiasmo alle vedute urbane, riuscendo a reinterpretare la città attraverso un cromatismo e una struttura compositiva a volte inattesi, che trae spunto dalla realtà per ammantarsi lievemente di sogno e di un’ispirazione neoromantica, mentre il segno felice del pittore esce dai contorni del dettaglio come un libero appunto. La serie degli scorci urbani rappresenta un’ulteriore tappa nell’evoluzione del linguaggio dell’artista, che in tali lavori affronta il soggetto con maggiore libertà e levità, alleggerendo un tema, quale quello urbano, di per sé più complesso del paesaggio naturale.
Pittoredal tratto veloce e dal temperamento sensibilissimo ed entusiasta, del Frate nasce a Venezia il 31 gennaio 1960 da madre veneziana di nobile origine polacca. Il padre, Enrico del Frate, nativo di Palmanova (1929 - Venezia 2006), è un pittore affermato a livello locale e nazionale, da cui il figlio apprende fin da piccolissimo il mestiere dell’arte. Carattere eclettico e curioso, Roberto è anche raffinato scrittore (ha pubblicato 3 romanzi) e compositore. E le sue musiche riflettonola stessa luce e la medesima brillante dolcezza, che incontriamo nei suoi fascinosi e suggestivi dipinti, nei quali il piacere della pittura en plein air, tipica dell’impressionismo, è trasposta, con suadente talento, nella realtà contemporanea: un contesto, in cui l’artista sa interpretare e rendere umane e quasi romantiche anche le vie del centro congestionate dal traffico, mentre una leggera nebbia di silenzio, luce e sogno lieve, ammanta l’atmosfera e attutisce il rumore dei clackson.
Dopoaver frequentato assiduamente e vivamente l’atelier veneziano del padre, sito nel palazzo delle Meravegie, a due passi dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, del Frate ha girato spesso l’Europa, partecipando con le sue opere a mostre di prestigio in Italia e all’estero e riscuotendo ampio consenso per il suo raffinato cromatismo, dalla preziosa sensibilità tonale. Nell’agosto 2009 giunge a Trieste e, pur provenendo da Venezia, rimane folgorato dal fascino mitteleuropeo della città e dalla bora, decidendo di vivere e di operare nel capoluogo giuliano, prima in un camper, poi nel suo atelier. Nei suoi dipinti - conclude Accerboni - del Frate è capace di cogliere con maestria l’attimo fuggente, la realtà in movimento di un cagnolino in corsa (ama molto gli animali e di cani ne possiede nove) e la trasparenza delle acque, resa pittoricamente attraverso sapienti velature realizzate a olio, ad acrilico e attraverso altri materiali; sa raccontare lo sciabordio della risacca e lo stormire del vento tra i cespugli di fiori di un giardino, traducendo la magia e la contemplazione vivace dell’impressionismo in una sorta di epidermica atarassia, che lo rende capace d’interpretare, con immediata aderenza e ritmo felice il genius loci, la bellezza e l’atmosfera più intima dei luoghi.
Pittoredal tratto veloce e dal temperamento sensibilissimo ed entusiasta, del Frate nasce a Venezia il 31 gennaio 1960 da madre veneziana di nobile origine polacca. Il padre, Enrico del Frate, nativo di Palmanova (1929 - Venezia 2006), è un pittore affermato a livello locale e nazionale, da cui il figlio apprende fin da piccolissimo il mestiere dell’arte. Carattere eclettico e curioso, Roberto è anche raffinato scrittore (ha pubblicato 3 romanzi) e compositore. E le sue musiche riflettonola stessa luce e la medesima brillante dolcezza, che incontriamo nei suoi fascinosi e suggestivi dipinti, nei quali il piacere della pittura en plein air, tipica dell’impressionismo, è trasposta, con suadente talento, nella realtà contemporanea: un contesto, in cui l’artista sa interpretare e rendere umane e quasi romantiche anche le vie del centro congestionate dal traffico, mentre una leggera nebbia di silenzio, luce e sogno lieve, ammanta l’atmosfera e attutisce il rumore dei clackson.
Dopoaver frequentato assiduamente e vivamente l’atelier veneziano del padre, sito nel palazzo delle Meravegie, a due passi dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, del Frate ha girato spesso l’Europa, partecipando con le sue opere a mostre di prestigio in Italia e all’estero e riscuotendo ampio consenso per il suo raffinato cromatismo, dalla preziosa sensibilità tonale. Nell’agosto 2009 giunge a Trieste e, pur provenendo da Venezia, rimane folgorato dal fascino mitteleuropeo della città e dalla bora, decidendo di vivere e di operare nel capoluogo giuliano, prima in un camper, poi nel suo atelier. Nei suoi dipinti - conclude Accerboni - del Frate è capace di cogliere con maestria l’attimo fuggente, la realtà in movimento di un cagnolino in corsa (ama molto gli animali e di cani ne possiede nove) e la trasparenza delle acque, resa pittoricamente attraverso sapienti velature realizzate a olio, ad acrilico e attraverso altri materiali; sa raccontare lo sciabordio della risacca e lo stormire del vento tra i cespugli di fiori di un giardino, traducendo la magia e la contemplazione vivace dell’impressionismo in una sorta di epidermica atarassia, che lo rende capace d’interpretare, con immediata aderenza e ritmo felice il genius loci, la bellezza e l’atmosfera più intima dei luoghi.
14
maggio 2011
Roberto del Frate
Dal 14 maggio al primo giugno 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA LA LOGGIA
Udine, Piazza Della Libertà, (Udine)
Udine, Piazza Della Libertà, (Udine)
Orario di apertura
feriali 17.30 - 19.30 / sabato 11 - 13 e 16.30 - 19.30 / festivi 10 -13
Vernissage
14 Maggio 2011, ore 18,30
Autore
Curatore