L'artista partenopeo Roberto Di Bianco che con un’arte diretta, di forte impatto, si sottrae all’illusione del volume e della prospettiva, per concentrasi sull’essenzialità di linee spezzate, colori forti, segni duri e spigolosi.
Una sorta di graffiti, figli di quella concept art e street art, che si alternano e si fondono con sagome umane, legando il dato figurativo e quello astratto, le tonalità fredde e quelle calde, la tela dipinta e il materiale (legno, ad esempio) vivo e consunto.

BIOGRAFIA
Roberto Di Bianco e' nato il 28 dicembre 1965 a Napoli dove vive e lavora.
Dopo essersi formato al Liceo Artistico ha maturato una significativa esperienza frequentando i corsi estivi della "School of Art of San Francisco" dove è entrato in contatto con la scuola contemporanea americana.
Qui ha esperienze pittoriche che lo avvicinano a diverse realtà sociali.
Negli anni novanta apprende le tecniche e studia i grandi maestri della pittura dal Realismo all'Impressionismo dal Rinascimento all' Espressionismo e, per diversi anni, si è interessato esclusivamente al loro lavoro.
Dopo ripetuti viaggi negli Stati Uniti in particolare a New York e in Florida può toccare con mano la realtà artistica contemporanea ed inizia una fase di sperimentazione su tecniche, materiali e superfici: all'olio su tela affianca acrilici, smalti, gesso, resina, materiali di recupero, mattonelle di ceramica, velluto, tessuti vari che combina con sapiente armonia creando mescolanze di linee e superfici.
I ripetuti viaggi sono da considerare oltre a uno spostamento puramente geografico anche sotto il profilo di un vero e proprio spostamento culturale mentale e poetico alla costante ricerca per definire un’identità.’
Ha partecipato a varie collettive , in cui il confronto con altri artisti ha prodotto notevoli stimoli per una continua ricerca.