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Roberto Floreani – La Casa del Mago
Si tratta di una nuova serie di opere espressamente realizzate per gli spazi della galleria, secondo una delle caratteristiche peculiari del lavoro dell’artista che ha sempre usato un’attenzione particolare all’ambiente espositivo, fin dagli esordi dei primi anni ’80.
Comunicato stampa
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L’artista Roberto Floreani presenta alla Galleria Bonelli Arte Contemporanea di Mantova il nuovo progetto espositivo titolato La Casa del Mago.
Si tratta di una nuova serie di opere espressamente realizzate per gli spazi della galleria, secondo una delle caratteristiche peculiari del lavoro dell’artista che ha sempre usato un’attenzione particolare all’ambiente espositivo, fin dagli esordi dei primi anni ’80.
La Casa del Mago è il primo progetto dopo quello presentato al Padiglione Italia dell’ultima Biennale di Venezia, di cui può considerarsi la naturale continuazione. Sono infatti presenti tutte le soluzioni espressive sviluppate da Floreani in questi ultimi anni sulla tematica del “Concentrico”, la sequenza di forme circolari che caratterizza la risoluzione geometrica delle sue opere. Così come appare ulteriormente perfezionata la preziosa ricerca materica che da sempre è un criterio distintivo del suo lavoro, in questo caso basandosi sulla scelta di due componenti dominanti, che virano l’una sui toni scuri e l’altra sui quelli rosati. Presenti anche le accensioni cromatiche caratteristiche della serie “Flags” che aveva già identificato le personali del 2007-2008 nei musei di Aschaffenburg e Gelsenkirchen.
In questo progetto espositivo vengono ripresi e sviluppati anche molti dei soggetti già indagati dall’artista: dall’”Occhio magico” (Mostra di Palazzo Ducale, Mantova, 2007) alla tematica della “Casa” (“La Casa e il Tempo”, Musei Civici di Como, Ravenna e Zagabria, 1994), ribadendo così l’importanza di una concezione circolare del tempo che riporta direttamente anche alla tematica del “Concentrico” stesso.
Floreani sente di condividere intimamente le due tematiche che l’hanno condotto alla formulazione del progetto: la casa, inteso come spazio anche mentale della ricerca e la magìa, collegato al suo rapporto quasi alchemico con la materia dell’opera.
La Casa del Mago, prendendo spunto dall’omonima opera di Fortunato Depero, vuole inoltre ribadire l’importanza della multidisciplinarietà dell’artista, che non deve quindi limitare la portata del suo messaggio alla semplice realizzazione dell’opera, ma porsi in modo originale e riflessivo nei confronti di tutto ciò che lo circonda. Oltre a Depero, Floreani ricorda in catalogo le figure d’altri importanti “maghi” (positivi e negativi) che hanno attraversato le lettere e le arti del Novecento (con molti dei quali ha avuto anche modo d’interagire direttamente): da Joseph Beuys a Robert Mapplethorpe, da Moses Pandleton a Mary de Rachewiltz, da Carmelo Bene a Paul Jenkins, da Hermann Nitsch a Tomaso Kemeny, grande poeta e anglista di origini transilvane, autore del testo poetico in catalogo.
Completa il progetto il catalogo monografico èdito da PubliPaolini Editore, con testo poetico di Tomaso Kemeny.
Si tratta di una nuova serie di opere espressamente realizzate per gli spazi della galleria, secondo una delle caratteristiche peculiari del lavoro dell’artista che ha sempre usato un’attenzione particolare all’ambiente espositivo, fin dagli esordi dei primi anni ’80.
La Casa del Mago è il primo progetto dopo quello presentato al Padiglione Italia dell’ultima Biennale di Venezia, di cui può considerarsi la naturale continuazione. Sono infatti presenti tutte le soluzioni espressive sviluppate da Floreani in questi ultimi anni sulla tematica del “Concentrico”, la sequenza di forme circolari che caratterizza la risoluzione geometrica delle sue opere. Così come appare ulteriormente perfezionata la preziosa ricerca materica che da sempre è un criterio distintivo del suo lavoro, in questo caso basandosi sulla scelta di due componenti dominanti, che virano l’una sui toni scuri e l’altra sui quelli rosati. Presenti anche le accensioni cromatiche caratteristiche della serie “Flags” che aveva già identificato le personali del 2007-2008 nei musei di Aschaffenburg e Gelsenkirchen.
In questo progetto espositivo vengono ripresi e sviluppati anche molti dei soggetti già indagati dall’artista: dall’”Occhio magico” (Mostra di Palazzo Ducale, Mantova, 2007) alla tematica della “Casa” (“La Casa e il Tempo”, Musei Civici di Como, Ravenna e Zagabria, 1994), ribadendo così l’importanza di una concezione circolare del tempo che riporta direttamente anche alla tematica del “Concentrico” stesso.
Floreani sente di condividere intimamente le due tematiche che l’hanno condotto alla formulazione del progetto: la casa, inteso come spazio anche mentale della ricerca e la magìa, collegato al suo rapporto quasi alchemico con la materia dell’opera.
La Casa del Mago, prendendo spunto dall’omonima opera di Fortunato Depero, vuole inoltre ribadire l’importanza della multidisciplinarietà dell’artista, che non deve quindi limitare la portata del suo messaggio alla semplice realizzazione dell’opera, ma porsi in modo originale e riflessivo nei confronti di tutto ciò che lo circonda. Oltre a Depero, Floreani ricorda in catalogo le figure d’altri importanti “maghi” (positivi e negativi) che hanno attraversato le lettere e le arti del Novecento (con molti dei quali ha avuto anche modo d’interagire direttamente): da Joseph Beuys a Robert Mapplethorpe, da Moses Pandleton a Mary de Rachewiltz, da Carmelo Bene a Paul Jenkins, da Hermann Nitsch a Tomaso Kemeny, grande poeta e anglista di origini transilvane, autore del testo poetico in catalogo.
Completa il progetto il catalogo monografico èdito da PubliPaolini Editore, con testo poetico di Tomaso Kemeny.
27
febbraio 2010
Roberto Floreani – La Casa del Mago
Dal 27 febbraio al 03 aprile 2010
arte contemporanea
Location
BONELLI ARTE CONTEMPORANEA
Mantova, Via Corrado, 34, (Mantova)
Mantova, Via Corrado, 34, (Mantova)
Orario di apertura
mercoledì e giovedì 10.00/13.00 – 14.00/17.30
venerdì 10.30/13.00 -14.00/18.30
sabato 16.30 alle 19.30 e su appuntamento.
Vernissage
27 Febbraio 2010, ore 18
Autore