Per Roberto Mantellini la pittura, il colore, sono state cose serie: una disciplina per abbracciare la vita, la realtà, cioè il mondo filtrato da quel microcosmo che siamo noi umani. Attraverso la sua arte Roberto ha vissuto pienamente la sua vita e il suo ambiente: egli è diventato parte preziosa di Napoli e la sua amatissima città parte di lui. In effetti con la sua pittura ha spaziato a tutto campo, esprimendosi spesso al limite dell’astrazione. Fedele, però, ad un cromatismo vitale, energico e gioioso come l’essenza del suo carattere, coniugato ad una forte personalità. Scrive Vincenzo Pacelli nella presentazione alla personale del 2006 presso il Museo Minimo: “… Nelle opere di Mantellini c’è il suo mondo spirituale, la sua interpretazione del fare arte per esprimere il suo pensiero, le sue idee nella forma che gli è più congeniale. La materia colorata è protagonista delle sue opere, segnate da un brulichio di lacche luminose, di segni che scavano come solchi il terreno giallo e sabbioso, o quello nero del catrame depositato sul fondo del mare”.
Gli artisti hanno un sicuro privilegio, di lasciare a chi rimane la propria presenza incancellabile attraverso le opere. Così possiamo, anche grazie alla mostra al Museo Minimo, sentirci Roberto ancora e sempre presente.
Roberto Sanchez