Dopo la mostra”Naples in postcard” del 2014 e “Neapolitan postcard” del 2018 ospitate al Museo Minimo, continua il filo rosso della riflessione sul genere, controverso, dell’approccio apparentemente ‘cartolinesco’ all’immagine della città Partenopea.
Questo procedere sul filo teso sul burrone del kitsch ma guardando alla meta del rinnovamento dell’immagine pop della città è il motivo della proposizione di queste mostre . Ora viene allestita “ La cartolina - tra pop, kitsch e ricerca” che analizza la gamma, anche configgente, tra visioni ‘popolari ‘ e ‘colte’ del modo di leggere i dati paesaggistici o simbolici che Napoli ci offre. Da esempi di cartoline d’epoca a proposte di rottura della tradizione iconografica. Sono quindi esposti alcune stampe dell’epoca d’oro della cartolina oleografica di inizio novecento, per poi passare alle ricerche degli anni ‘90del secolo scorso e poi approdare alle tavole originali di Roberto Sanchez. Quest’ultimo, a latere della sua ricerca pittorica astratta, ha assai sviluppato proposte di aggiornamento della tradizione del vedutismo che ha radici nelle famose gouaches napoletane a partire dalle serie di “Napoli visionaria”,nata nel 1993 e presentata la prima volta a Palazzo Reale di Napoli con la presentazione di Arcangelo Izzo.Da quei lavori è iniziato un percorso che si sviluppa tutt’ora e da cui ha attinto anche l’editoria cittadina.
Carolina Mantellini