La galleria e-studio presenta gli ultimi lavori del pittore Roberto Staffilano. La mostra è stata realizzata attorno a una decina di quadri di eguali dimensioni, che sono una personale interpretazione del rapporto tra spazio geometrico e racconto iconografico. Staffilano ha un particolare interesse a intercettare situazioni stimolanti nel concetto e nella possibilità di racconto.

Egli, con non celata ossessività, entra in un labirinto creativo con la volontà di percorrerlo sino in fondo. In questo vagare per sentieri fitti e carichi di tensione narrativa tra il surreale e l’artificio barocco, le opere si rigenerano in una mutazione costante, come accade ad alcuni virus: stessa struttura, ma il tessuto del racconto è sempre diverso. Il “sempre” costretto da uno schema dominante non impedisce la variazione, che diventa la via di fuga dell’artista.

Questi lavori vivono un’alienazione spazio-tempo e le emozioni che suscitano paiono provenire da zone di un nostro vissuto, collocato in profonde strutture della memoria che inconsciamente ci appartiene.

Alcuni lavori, realizzati sotto forma di quaderni, fanno da corollario e possono fornire chiavi interpretative per l’opera e la struttura creativa di Staffilano. Uno di questi, Quaderno Norvegese, 2006, ha in ogni pagina l’immagine di una nuvola. Questa, disegnata morbida e veloce, è una cornice che racchiude il niente. Una situazione metereologica che da metafisica diventa molto realistica nella narrazione di un’atmosfera nitida, rarefatta e rassicurante nella sua fissità.

Milano, aprile 2007 Pietro Elia