L’esposizione Haiti ha per la Galleria Allegretti Contemporanea un duplice significato. Da una parte segna la prosecuzione della collaborazione già avviata col programma delle «Esovisioni», che ha avuto il suo fortunato battesimo del fuoco, nel gennaio 2011, con il progetto intitolato L’Asia nel ritratto di tre grandi fotografi del ’900. Un progetto che ha permesso al pubblico torinese di apprezzare da vicino le straordinarie opere di Walter Bosshard, Gotthard Schuh e Fosco Ma- raini, accomunate fra loro dalla capacità, quasi tattile, di restituire formidabili universi interiori, oltre che contesti culturali che radicano i loro caratteri nella nostra immagine dell’esotico. D’altra parte, l’esposizione certifica che il nostro interesse per la ricerca e per la scoperta di nuovi talenti, e la nostra capacità di collaborare nell’ideazione e nella pianificazione di nuovi progetti, può applicarsi anche su grande scala, grazie a un’attenta pianificazione congiunta con realtà di carattere museale che possono mettere a disposizione una gamma di competenze e investimenti che sono tradizionalmente estranei a piccole e medie realtà che operano nella promozione dell’arte contemporanea.

Roberto Allegretti