ROBERTO TIMPERI

Biribiribiribibbi

A cura di Consuelo Giustiniani



18 marzo 2023 ore 17.00

Palazzo Speciale Raffadali

Via Giuseppe Mario Puglia 2, Palermo



Live Pufuleti & Drumtomski ore 21.00





Roberto Timperi, presenta e riunisce per la prima volta all’interno del suo studio, una serie di opere su carta, sculture e fotografie. Un’esigenza dell’artista di racchiudere più di dieci anni di lavoro all’interno di un unico spazio espositivo.

Spazio espositivo peculiare, all’interno del palazzo Speciale Raffadali di Palermo, costruito nella metà del XV secolo, contenitore silenzioso di una decadenza viva che ha ispirato l’artista ad esagerare, ad essere eccessivo.

La rilevanza storica ed estetica dell’architettura circostante si fa quasi ostile e contrastante alla smisuratezza della pregnanza dei contenuti, desunti dalla quantità di lavori che, a loro volta, sembrano voler comunicare tra loro.



La produzione dei lavori su carta nasce nel 2009 da un elemento autobiografico ed è qui centrale. Racconta una fase di transizione personale dell’artista nella quale ha affrontato una serie di difficoltà psicologiche. Roberto Timperi, durante questo tempo, ispirato dalla canzone “Maramao perché sei morto” (canzone censurata durante il periodo fascista in quanto allusiva alla morte dei potenti) inizia ad immaginare “Maramao”, un piccolo mostriciattolo sorridente, con un aspetto crudele e violento, camminare per le strade della città, la ridondanza di questo pensiero ostinato non ha più abbandonato le sue opere.

La forte dimensione psicologica di quest’ultime, nell’artista, segna il suo tentativo di esorcizzare il dolore.



Il progetto viene interrotto nel 2011 per poi essere ripreso nel 2020 fino ad oggi, in seguito alla scoperta di vecchi lavori del 2009 ritrovati. Oggi Maramao è un personaggio più colorato, allegro e spietatamente ironico e nella mostra, al momento, riprende più le sembianze del suo cane.



La produzione recente presente a Palazzo Raffadali, attorno alla quale si articola la mostra “biribiribiribibbi”, presenta un allestimento all’interno di un salone nobile decaduto. Ci si ritrova immersi e allo stesso tempo soffocati dalla presenza di questo mostriciattolo, che ci scruta, ci guarda, ci scuote e perché no...ci fa anche ridere.



Durante l’inaugurazione della mostra si svolgerà il live di Pufuleti e Drumtomski.

Pufuleti è siciliano di origine, nato in provincia di Agrigento, trasferitosi all’età di quattro anni in Germania.

Questi elementi sono fondamentali per racchiudere la sua produzione...una miscela di italiano, tedesco e siciliano estremo, come se fosse un nuovo linguaggio, trasformata in rime e beat che in Italia non hanno precedenti. Forse proprio perché dall’Italia se ne è andato ed ha portato con sé anche il lavoro svolto in Germania sotto il nome di Joe Space.

Complice della sua produzione italiana (“Tumbulata” 2019, “Catarsi Aiwa Maxibon” 2020 Legno, La Tempesta Dischi) sono le trasmissioni Mediaset che guarda sin da piccolo dalla Germania, ma in modo distaccato, così da non farsi avvinghiare dai processi della televisione commerciale. Nei suoi brani, infatti, troviamo una serie di citazioni ad esempio a Maurizio Costanzo, Alessandra Mussolini, Alberto Castagna, Toto Cutugno...per capirci.

Unisce a tutto questo un flow spettacolare e quasi surreale, ricco di improvvisazioni linguistiche.



Assieme a lui si esibirà Drumtomski. Amico di vecchia data di Pufuleti, collaborano da diversi anni in Germania, il risultato è infatti l’album “Nudus Cactus” (Joe Space & Drumtomski, 2014).

Drumtomski negli ultimi mesi accompagna Pufuleti come backup artist in Italia.

Al momento stanno lavorando insieme ad un nuovo album che uscirà quest’anno.



Consuelo Giustiniani