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Roberto Vescovo – Profili
Roberto Vescovo ha iniziato presto l’attività di fotografo che lo ha occupato per oltre quarant’anni dedicandosi al reportage e alle foto d’arte. Attualmente, oltre alla riorganizzazione e valorizzazione del proprio archivio è impegnato nella fotografia d’avanguardia
Comunicato stampa
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“ Conoscevo già l'ottima tecnica fotografica nel bianco e nero di Roberto Vescovo ma ignoravo le sue capacità artistiche : ha mutato il senso della fotografia. Nella tecnica , nei tagli, nel colore, nel materiale di base traspare una lunga ricerca, non solamente formale ma profondamente interiore che parla di periodi travagliati, di riflessioni sulla vita, sui valori dimenticati. Traspare ora in molte opere , attraverso i colori e non solo, una ricerca di serenità e di gioia.
Ha scelto, nei particolari, il surreale in modo ora molto tenero ed ora inquietante con l’accostamento dell’immanente , trasformato dalla sua sensibilità, a simbolismi di trascendenza, della ricerca del fine ultimo dell’uomo: l’infinito.
Per questo motivo è importante soffermarsi a osservare anche i minimi particolari che indicano sempre qualcosa , quasi messaggio subliminale per chi guarda per vedere e capire, cioè osserva davvero con curiosità, empatia e piacere. Alle opere, diciamo moderne, che sfiorano l’informale affianca opere dalla tecnica anticata ancor più preziosa e raffinata.
Su tutte emerge il lungo pannello, figura d’uomo, da cui trabocca, essenziale,tutta una storia di vita con un impatto emotivo indescrivibile; la passione di un Cristo contemporaneo che rimane dentro di noi indimenticabile. Tutti i suoi pannelli, la nuovissima tecnica emozionano, toccano corde profonde, svegliano sentimenti. Sa essere dolce o ambiguo, suggestivo comunque.
Di certo ha aperto nuove prospettive alla fotografia come arte creativa , non riproduttiva di ciò che l'occhio vede. Qui è l'anima che vede, trasforma, va oltre e sveglia il nostro inconscio, si sposa con l'esoterismo della Casa del Console. La sua persona schiva, di chi gioca al ribasso con se stesso, sparisce completamente in queste opere forti, mature, probabilmente frutto della sua vera essenza, tenuta celata per anni ed ora rigogliosamente emersa. Bravo Roberto. (Anna Maria Angelini Chiarvetto, scritto in occasione della mostra personale di Roberto Vescovo al Museo “Casa del Console” di Calice Ligure, maggio 2010)
Ha scelto, nei particolari, il surreale in modo ora molto tenero ed ora inquietante con l’accostamento dell’immanente , trasformato dalla sua sensibilità, a simbolismi di trascendenza, della ricerca del fine ultimo dell’uomo: l’infinito.
Per questo motivo è importante soffermarsi a osservare anche i minimi particolari che indicano sempre qualcosa , quasi messaggio subliminale per chi guarda per vedere e capire, cioè osserva davvero con curiosità, empatia e piacere. Alle opere, diciamo moderne, che sfiorano l’informale affianca opere dalla tecnica anticata ancor più preziosa e raffinata.
Su tutte emerge il lungo pannello, figura d’uomo, da cui trabocca, essenziale,tutta una storia di vita con un impatto emotivo indescrivibile; la passione di un Cristo contemporaneo che rimane dentro di noi indimenticabile. Tutti i suoi pannelli, la nuovissima tecnica emozionano, toccano corde profonde, svegliano sentimenti. Sa essere dolce o ambiguo, suggestivo comunque.
Di certo ha aperto nuove prospettive alla fotografia come arte creativa , non riproduttiva di ciò che l'occhio vede. Qui è l'anima che vede, trasforma, va oltre e sveglia il nostro inconscio, si sposa con l'esoterismo della Casa del Console. La sua persona schiva, di chi gioca al ribasso con se stesso, sparisce completamente in queste opere forti, mature, probabilmente frutto della sua vera essenza, tenuta celata per anni ed ora rigogliosamente emersa. Bravo Roberto. (Anna Maria Angelini Chiarvetto, scritto in occasione della mostra personale di Roberto Vescovo al Museo “Casa del Console” di Calice Ligure, maggio 2010)
25
giugno 2010
Roberto Vescovo – Profili
Dal 25 giugno al 19 luglio 2010
fotografia
Location
GALLERIA 9 COLONNE SPE
Milano, Via Alessandro Tadino, 30, (Milano)
Milano, Via Alessandro Tadino, 30, (Milano)
Orario di apertura
ore 15 /12,45 - 14/17.15 sabato e festivi chiuso
Vernissage
25 Giugno 2010, ore 14
Autore