Prima di sbarcare a NY il prossimo settembre, Roland Senoner vuole donare alla sua terra un'opera
che, partendo da un fatto realmente accadutogli, ritrae i valori fondanti della sua ricerca artistica.
E' la sua prima installazione, la storia di un incidente tra l'artista ed un cervo.
E' la testimonianza di un virtuosismo di cui Roland Senoner aveva dato prova in modo costante nel corso
di più di due decenni, attraverso diverse 'maniere'.
L'installazione , la prima in assoluto dell'artista, si ispira alle favole, dove reale ed immaginario si alimentano
reciprocamente, permettendo al pubblico di vedere gli abitanti immateriali della valle, le fate, gli gnomi, i draghi
ed i cervi che guidano le auto, ma soprattutto gli artisti .
Artisti figli di una tradizione millenaria di conoscenza dell'arte della scultura del legno e del disegno,
tramandata di padre in figlio.
In questa valle vivono a centinaia e su di loro, Roland vuole puntare i riflettori del grande pubblico.
L'ironia e l'autoironia sono la miscela della sua provocazione.
La montagna, la natura, i suoi abitanti, fisici e fantastici, le tradizioni ladine vissute nel superamento della logica
identitaria e minoritaria nell'approdo ad una visione della mescolanza universale, sono i suoi riferimenti culturali,
artistici e di vita.
L'uomo e l' artista viaggiano insieme alla ricerca del limite, consci che finito ed infinito si rincorrono non per
competere ma per creare.
Roland Senoner è uno dei profeti dell'immaterialismo, che rivoluzionerà l'arte contemporanea.
La chiave per entrare nella valle è una frase segreta che si deve sussurrare ai suoi guardiani: ambarabacicìcocò.
Ed allora scoprirete l'importanza di alimentare il bambino che è dentro di voi, che non conosce i confini tra vita e morte,
che gioca con le creature che lo circondano, sia quelle naturali che artificiali, senza manie di superiorità e di convenienza.
La felicità è l'equilibrio tra realtà e finzione, tra natura e scienza, tra emozioni e ragione.
Questo artista ha studiato Michelangelo, Knopff, Leonardo e Lucien Freud, Marina Abramovich e Maurizio Cattelan.
Finora si era cimentato con le superfici splendenti della graffite, in un nero fitto come la trama di una seta ed al contempo
scavate quasi fossero immerse e incise nel bitume.
Ha superato la tridimensionalità in una dimensione immaginaria dove spazio e tempo si lasciano trascinare dalle emozioni,
travolta da figure solitarie, icone di una nuova spiritualità, di un intimismo che sfocia e si amplifica nell'amore per tutto ciò che
ci circonda e che l'artista intinge nell'etica del fare, dove padronanza della tecnica, disciplina, duro lavoro e fatica tracimano
in un vortice che prende l'ammirazione di chi guarda.
L'installazione di Selva è la fine e l'inizio, l'inizio e la fine.
L'arte è la stella cometa, ma i mestieri sono e saranno diversi, per diventare un grande artista.
Attention Crossing Artists è un urlo di amore, un messaggio silenzioso ma proprio per questo assordante.
Lo accompagna in questo nuovo viaggio Ivan Lardschneider, che ha scolpito il cervo dell'installazione.
Un altro artista che vale la pena seguire.
La Val Gardena è anche on'Oasi artistica, questo il messaggio di Senoner.
Un patrimonio da valorizzare insieme a quello naturalistico.
Chissà se la politica sarà capace di ascoltarlo?
Dopo millenni di solitaria curiosità la cultura ladina trova il lui il testimone per insegnare al mondo e per imparare dal mondo
l'equilibrio dei valori universali che rendono l'immaterialismo la più alta e fantastica risposta alle domande dell'uomo
contemporaneo.

Pietro Franesi
Direttore
NY BIENNALE ART