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Romano Buratti – Memoria e ironia, la poesia del tempo
Quella di Buratti è una figurazione fortemente legata alla realtà sociale, al territorio, agli avvenimenti quotidiani che scandiscono il passare del tempo “segnando” ineluttabilmente la vita individuale delle persone.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alla galleria d'arte contemporanea “Studio C” di via G: Campesio 39 si inaugura oggi, alle ore 18, la mostra personale di Romano Buratti dal titolo “Memoria e ironia, la poesia del tempo”.
Nato nel 1937 a Cesena e residente a Diolaguardia di Roncofreddo, sempre in provincia di Cesena, Romano Buratti è ormai un artista affermato che, nel corso degli anni, ha saputo crearsi un proprio mondo ed una propria espressione, ritagliandosi uno spazio importante nel complesso panorama artistico contemporaneo.
Dopo il biennio presso l'Accademia di Belle Arti di Ravenna, ha collaborato con svariati giornali e riviste dove, sfruttando le sue straordinarie doti di disegnatore creativo e immediato, si è occupato di grafica umoristica.
Dagli anni 70 ad oggi ha tenuto mostre personali in prestigiosi spazi pubblici e privati di tutta Italia, nelle principali capitali d'Europa e ha coltivato importanti collaborazioni negli Stati Uniti d'America e in Brasile.
Quella di Buratti è una figurazione fortemente legata alla realtà sociale, al territorio, agli avvenimenti quotidiani che scandiscono il passare del tempo “segnando” ineluttabilmente la vita individuale delle persone. In ogni sua opera rivive la memoria e il ricordo, il recupero di emozioni, sentimenti e atmosfere che quasi sempre sembrano rimandare ai primi anni del “900 ma che si vestono di attualità grazie alla sua straordinaria vena creativa, alla freschezza d'invenzione e allo scatto emotivo e poetico che l'artista romagnolo riesce ad esprimere con tanta immediatezza e spontaneità. Inoltre nei suoi dipinti non manca mai una sana e garbata ironia, una capacità, tutta particolare, di sdrammatizzare fatti ed avvenimenti, povertà e destini avversi. Buratti riesce insomma a farci pensare, e forse è proprio questa la sua forza, senza intristirci, ma con il sorriso sulle labbra. Così i suoi personaggi, presi dalla vita di tutti i giorni, in una specie di “Nuovo Realismo”, si coprono di magia e stupore, vengono immersi in atmosfere incantate e fiabesche, diventano attori inconsapevoli di umane vicende, di storie di vita cariche di umanità e partecipazione.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d'arte Luciano Carini e chiuderà il 2 maggio, ospiterà una performance del gruppo teatrale “Pittura fresca” con dialoghi e monologhi ispirati all'espressione del noto pittore.
Nato nel 1937 a Cesena e residente a Diolaguardia di Roncofreddo, sempre in provincia di Cesena, Romano Buratti è ormai un artista affermato che, nel corso degli anni, ha saputo crearsi un proprio mondo ed una propria espressione, ritagliandosi uno spazio importante nel complesso panorama artistico contemporaneo.
Dopo il biennio presso l'Accademia di Belle Arti di Ravenna, ha collaborato con svariati giornali e riviste dove, sfruttando le sue straordinarie doti di disegnatore creativo e immediato, si è occupato di grafica umoristica.
Dagli anni 70 ad oggi ha tenuto mostre personali in prestigiosi spazi pubblici e privati di tutta Italia, nelle principali capitali d'Europa e ha coltivato importanti collaborazioni negli Stati Uniti d'America e in Brasile.
Quella di Buratti è una figurazione fortemente legata alla realtà sociale, al territorio, agli avvenimenti quotidiani che scandiscono il passare del tempo “segnando” ineluttabilmente la vita individuale delle persone. In ogni sua opera rivive la memoria e il ricordo, il recupero di emozioni, sentimenti e atmosfere che quasi sempre sembrano rimandare ai primi anni del “900 ma che si vestono di attualità grazie alla sua straordinaria vena creativa, alla freschezza d'invenzione e allo scatto emotivo e poetico che l'artista romagnolo riesce ad esprimere con tanta immediatezza e spontaneità. Inoltre nei suoi dipinti non manca mai una sana e garbata ironia, una capacità, tutta particolare, di sdrammatizzare fatti ed avvenimenti, povertà e destini avversi. Buratti riesce insomma a farci pensare, e forse è proprio questa la sua forza, senza intristirci, ma con il sorriso sulle labbra. Così i suoi personaggi, presi dalla vita di tutti i giorni, in una specie di “Nuovo Realismo”, si coprono di magia e stupore, vengono immersi in atmosfere incantate e fiabesche, diventano attori inconsapevoli di umane vicende, di storie di vita cariche di umanità e partecipazione.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d'arte Luciano Carini e chiuderà il 2 maggio, ospiterà una performance del gruppo teatrale “Pittura fresca” con dialoghi e monologhi ispirati all'espressione del noto pittore.
20
aprile 2013
Romano Buratti – Memoria e ironia, la poesia del tempo
Dal 20 aprile al 02 maggio 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO C
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Orario di apertura
feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30.
Lunedì chiuso
Vernissage
20 Aprile 2013, ore 18.00
Autore
Curatore