Il Consiglio regionale della Basilicata, da sempre attento alla valorizzazione dell’arte in ogni sua espressione, organizza per questa primavera una mostra su Ron Galella, il noto fotografo italoamericano di origini lucane, che ha fermato nei suoi scatti le icone del cinema e della musica oltre che importanti personaggi pubblici della seconda metà del ventesimo secolo.

Da molti definito un antropologo con attitudine da fotoreporter, Galella, il cui papà è nato a Muro Lucano, si è fatto apprezzare in tutto il mondo per le sue foto. Con la sua Nikon, imbracciata nel 1955, Ron è riuscito a catturare momenti insoliti ed umani di importanti celebrità.

“Italian icons” è il titolo della personale che sarà ospitata dal 9 maggio al 7 giugno a Matera. Si tratta di un’accurata selezione di settanta opere fotografiche, una straordinaria panoramica sulla cultura italiana e su quella italoamericana, con immagini – solo per citarne alcune – di Anna Magnani, Monica Vitti, Francis Ford Coppola, Bernardo Bertolucci, Robert de Niro, Sofia Loren, Rudy Giuliani e Mario Cuomo.

L’esposizione celebra il genio creativo di chi ha diffuso nel mondo il “made in Italy” ma anche l’arte di rappresentare attraverso uno scatto “rubato” storie e frammenti di vita di grandi personaggi. Come scrive nel suo testo critico Gianni Romano: “Galella appartiene all’epoca d’oro dei paparazzi, quella che rimanda a Fellini e alla dolce vita, al cinema e a Roma, mentre negli ultimi anni purtroppo siamo abituati a sentire associare questo nome al mondo televisivo e a Milano, a personaggi improvvisati e alle aule di tribunale”. Tutto il lavoro di Galella è un omaggio a persone che si sono conquistate una certa popolarità nell’olimpo mediale, “alla casualità che questo tipo di fotografia sembra erroneamente suggerire quando, paradossalmente, è frutto di lunghi appostamenti e di attese sofferte”.

“Italian icons” sarà ospitata nella cornice suggestiva di Palazzo Lanfranchi, edificio del Seicento che si affaccia su un impareggiabile panorama della Murgia, con le sue preziosissime chiese rupestri, ricche di dipinti murali e cariche di storia.

“Con questa iniziativa – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi - la massima Assise territoriale intende omaggiare un italoamericano che ha saputo rappresentare la nostra regione in termini di alto prestigio, ma anche contribuire a promuovere il potere comunicativo, le peculiarità stilistiche, e il ruolo dell’arte fotografica”.