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Rosa Didonna – Onde d’urto
Rosa Didonna è un’artista rapita dal fuoco sacro dell’arte, la sua è una passione ardente. Le sue performance non si concludono con il fare arte, sono arte. Il linguaggio delle sue composizioni diventa talmente mutevole che cambia, si adegua, cresce attraverso le narrazioni.
Comunicato stampa
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EVENTO NELL’AMBITO DELLA MOSTRA “ONDE D’URTO”
MAGMA museo d’arte contemporanea di Roccamonfina
DOMENICA 31 LUGLIO ore 19:00
PERFORMANCE ROSA DIDONNA
Rosa Didonna è un’artista rapita dal fuoco sacro dell’arte, la sua è una passione ardente. Lei non si limita a concepire la sacralità scarna dell’arte, diventa sacralità. Le sue performance non si concludono con il fare arte, sono arte. Il linguaggio delle sue composizioni diventa talmente mutevole che cambia, si adegua, cresce attraverso le narrazioni. Passa da tela ad Arte, da Sacerdotessa a martire, da Dolore ad Amore, attraverso un trascorso cangiante di emozioni e vissuti.
Brucia al fuoco della tua stessa passione, ma le fiamme di Rosa Didonna non distruggono tutto quello che toccano, anzi, donano nuovo aspetto, nuova immagine, nuovo significato.
Ogni fiamma diviene passo di creazione e di ricerca, che svela nuovi orizzonti emozionali sempre diversi.
SVOLGIMENTO DELLA PERFORMANCE
Rosa appare nella sua veste nuziale angelica rivestita di una seconda pelle.
Il suo corpo sarà trattato come il supporto di una “opera vivente” e la sua pelle carica di energia vitale sarà la tela pronta ad ospitare i colori dell’arte.
Dall’abito nuziale Rosa, con l’aiuto di ancelle, indosserà l’abito della” sacerdotessa dell’arte”.
L’arte è la muta che indossa, e che si stacca per donarsi agli altri, il trapasso che avviene dentro e fuori di lei è rigeneratore. Proprio la pelle che le ancelle le staccheranno dal volto, per bruciare come vecchie scorie liberano l’arte, oggi prigioniera nel limbo dell’anima.
Le scorie saranno arse nel fuoco rigeneratore segnando l'inizio di un nuovo cammino e attingendo ispirazione dalle fiamme rigeneratrici.
L’arte scorre nelle sue vene come sangue vivo, e le ferite rappresentano tutte le sofferenze dell’intera umanità.
La sacerdotessa dell’arte, ormai libera da qualsiasi impurità offre il proprio sacrificio e le proprie preghiere per la salvezza dell’intera umanità.
Rosy, "la sacerdotesse dell’Arte" e le due ancelle, scelte tra le donne più belle, considerate delle superdonne venute al mondo per dare piacere, donano alla divinità maschile la parte più intima del corpo femminile dando prova di dedizione completa e totale abbandono. La danza erotica è un atto di preghiera e adorazione estrema alla sacerdotessa dell’Arte.
Il Dio si pietrifica dando vita ad una scultura vivente mentre le ancelle si ricongiungono unificando bene e male, bianco e nero, ordine e disordine.
Con l’aiuto delle due ancelle la sacerdotessa dell’arte entra nel “sudario”, come martire di tutti i dolori che l’arte ha subito nel corso della sua storia.
Attraverso il sudario l’artista diventa scultura-vivente, accompagnata dalla composizione musicale la cui missione è quella di creare un’atmosfera tumultuosa in bilico tra tormento e beatitudine.
Un nuovo quadro sarà completato che ai lati della sacerdotessa daranno vita ad una “pala d’altare”, e dal musicista che diventerà parte dell’Opera d’arte finale.
Musicha inedita di Ivan Piepoli.
Balletto Marilisa Gelao
Riprese e fotografia di Giorgio Moschetti
MAGMA museo d’arte contemporanea di Roccamonfina
DOMENICA 31 LUGLIO ore 19:00
PERFORMANCE ROSA DIDONNA
Rosa Didonna è un’artista rapita dal fuoco sacro dell’arte, la sua è una passione ardente. Lei non si limita a concepire la sacralità scarna dell’arte, diventa sacralità. Le sue performance non si concludono con il fare arte, sono arte. Il linguaggio delle sue composizioni diventa talmente mutevole che cambia, si adegua, cresce attraverso le narrazioni. Passa da tela ad Arte, da Sacerdotessa a martire, da Dolore ad Amore, attraverso un trascorso cangiante di emozioni e vissuti.
Brucia al fuoco della tua stessa passione, ma le fiamme di Rosa Didonna non distruggono tutto quello che toccano, anzi, donano nuovo aspetto, nuova immagine, nuovo significato.
Ogni fiamma diviene passo di creazione e di ricerca, che svela nuovi orizzonti emozionali sempre diversi.
SVOLGIMENTO DELLA PERFORMANCE
Rosa appare nella sua veste nuziale angelica rivestita di una seconda pelle.
Il suo corpo sarà trattato come il supporto di una “opera vivente” e la sua pelle carica di energia vitale sarà la tela pronta ad ospitare i colori dell’arte.
Dall’abito nuziale Rosa, con l’aiuto di ancelle, indosserà l’abito della” sacerdotessa dell’arte”.
L’arte è la muta che indossa, e che si stacca per donarsi agli altri, il trapasso che avviene dentro e fuori di lei è rigeneratore. Proprio la pelle che le ancelle le staccheranno dal volto, per bruciare come vecchie scorie liberano l’arte, oggi prigioniera nel limbo dell’anima.
Le scorie saranno arse nel fuoco rigeneratore segnando l'inizio di un nuovo cammino e attingendo ispirazione dalle fiamme rigeneratrici.
L’arte scorre nelle sue vene come sangue vivo, e le ferite rappresentano tutte le sofferenze dell’intera umanità.
La sacerdotessa dell’arte, ormai libera da qualsiasi impurità offre il proprio sacrificio e le proprie preghiere per la salvezza dell’intera umanità.
Rosy, "la sacerdotesse dell’Arte" e le due ancelle, scelte tra le donne più belle, considerate delle superdonne venute al mondo per dare piacere, donano alla divinità maschile la parte più intima del corpo femminile dando prova di dedizione completa e totale abbandono. La danza erotica è un atto di preghiera e adorazione estrema alla sacerdotessa dell’Arte.
Il Dio si pietrifica dando vita ad una scultura vivente mentre le ancelle si ricongiungono unificando bene e male, bianco e nero, ordine e disordine.
Con l’aiuto delle due ancelle la sacerdotessa dell’arte entra nel “sudario”, come martire di tutti i dolori che l’arte ha subito nel corso della sua storia.
Attraverso il sudario l’artista diventa scultura-vivente, accompagnata dalla composizione musicale la cui missione è quella di creare un’atmosfera tumultuosa in bilico tra tormento e beatitudine.
Un nuovo quadro sarà completato che ai lati della sacerdotessa daranno vita ad una “pala d’altare”, e dal musicista che diventerà parte dell’Opera d’arte finale.
Musicha inedita di Ivan Piepoli.
Balletto Marilisa Gelao
Riprese e fotografia di Giorgio Moschetti
31
luglio 2011
Rosa Didonna – Onde d’urto
Dal 31 luglio al 28 agosto 2011
performance - happening
Location
GLOBALART
Noicattaro, Via Ugo Foscolo, 29, (Bari)
Noicattaro, Via Ugo Foscolo, 29, (Bari)
Orario di apertura
tutti i giorni 9-13 e 19-22
Vernissage
31 Luglio 2011, h 19:00
Autore
Curatore