P’a via
immagini di Rosa Venturelli
dal 9 al 30 marzo 2013“…P’a via,tu può ‘ncuntrà,l’alleria,l’ipocrisia,’a
pucundria,’a malatia,’a malincunia,’a gelusia. Addo
tutto, ‘e vvote,te po’ pare’,accussì vicino,e ‘e vvote
accussì luntano…” Rosa Venturelli

Inaugurazione sabato 9 marzo, ore 17.30

Intervengono
Mimmo Jodice, Teresa Mangiacapra,
Mimma Sardella
La mostra rientra nelle iniziative del Comune per
il Marzo Donna 2013.

orari galleria
lunedì- venerdì, 10-18
sabato per appuntamento
Riviera di Chiaia 23, Napoli
081/7617450
3farte@gmail.com


Note di Rosa Venturelli

Rosa Venturelli è alla prima personale nonostante la sua passione per la fotografia sia iniziata fin da piccola,così infatti ci racconta in queste sue brevi note:
“Certe volte mi sono chiesta se davvero le mie capacità mi avrebbero portato dappertutto e se davvero nella vita si inizia da soli e poi si viaggia e si arriva insieme...!!!
Prima di perdermi ed inoltrarmi nelle e attraverso le emozioni voglio presentarmi: all’anagrafe sono Rosa Venturelli, ho 50 anni, mia mamma diceva che aveva fatto una figlia vecchia.....
Da circa 20 lavoro in un centro per disabili a Napoli, dove troppe volte i fatti, le parole non sono state utili come le emozioni a far sì che questo lavoro non fosse solo un lavoro...
La fotografia, attraverso la macchina fotografica, il terzo occhio, ha abitato da sempre in me e in casa mia, mio padre era un appassionato di fotografia,certe volte sfogliando l’album di famiglia ritrovo attraverso quelle immagini scattate da lui, le mie radici, parole non dette... ritrovo l’amore... perduto.
Ricordo che da piccola usavo la macchina fotografica di mio padre, mi chiudevo al buio nel soggiorno, riponevo una sedia sul tavolo, questa fungeva da cavalletto, ci riponevo la macchina fotografica, accendevo la televisione e scattavo fotografie ad alcuni personaggi pubblici... poi portavo a sviluppare queste foto e quando le vedevo ero felice perché avevo accorciato le distanze con tutto quello che mi sembrava così
lontano, così vicino...
Questa mostra fotografica PA’ VIA ha fatto si che i dubbi citati all’inizio, che erano dietro i miei silenzi, si siano fusi e confusi con i silenzi che questi sguardi e questi volti vogliono trasmettere.
Ho iniziato da sola questo viaggio.
Strada facendo, ho potuto condividere con tante persone che mi hanno fatto sembrare più vicino cose che inizialmente sembravano lontane e irraggiungibili, come il cielo che mai puoi toccare ma di cui puoi sentirne l’essenza e l’emozione. Grazie a tutti quelli, più presenti e meno, che hanno condiviso e condivideranno con me questo percorso.”

Rosa Venturelli .