In occasione della presentazione della nuova linea di cioccolatini “Douceur Tropicale” della Richart Maître chocolatier - Paris, verrà allestita all’interno dell’atélier di via Vincenzo Monti a Milano la mostra fotografica e video rw – foto.video.danza. curata dal fotografo e videomaker Roberto Contini e dalla coreografa Alida Bernardi.

RW : l’essenza
Riavvolgre
Andare indietro
Nel tempo
Nello spazio
Con le immagini e le parole per accedere a nuovi linguaggi
Riscrivere la realtà dandole nuova forma
Sovvertendo l’ordine delle cose.
Avanti diventa dietro
Il sopra sotto

L’opera pone lo spettatore di fronte ad un nuovo reale

Osservare con occhio attento le piccole cose per trovarne l’essenza

Perdere il proprio linguaggi per riappropriarsene.

RW : le immagini
La dinamicità del movimento danzato catturato ed espresso nella staticità dell’immagine fotografica. Il movimento completo è ripreso e scomposto dai singoli frame sovrapposti e rappresentato in una sola immagine, nella quale tutte le fasi del movimento sono visualizzate e dove una sola di esse, individuata come fase centrale ed essenza del singolo movimento, ha un’importanza visiva maggiore di tutte le altre.Nello stesso tempo e nella stessa immagine, tutte le fasi del movimento rappresentato vanno a confluire in modo del tutto naturale in un centro, una parte di non-movimento che rappresenta l’anima del movimento stesso.
Sullo sfondo il centro vero del movimento, la testa, quasi completamente dissolta ed invisibile nell’azione, ma che avvolge il movimento ed avvolgendo guida, come a dimostrare il suo essere fondamentale ma quasi inconsapevole dell’importante ruolo che svolge nell’atto.

Le immagini sono epurate da tutto l’ impossibile superfluo ma aperte alle contaminazioni di altre forme d’arte, in una ricerca quasi ossessiva dell’essenza, non solo dell’idea progettuale ma anche del singolo momento rappresentato.

RW: il progetto
RW è un progetto che abbraccia danza contemporanea, video, immagini fotografiche e suono.
Il progetto si articola in due diversi momenti: la prima parte, un percorso obbligato che conduce lo spettatore verso lo spazio scenico. Il percorso mostra materiale fotografico, video e audio; chi assiste si pone all’interno dell’opera trovando un’anteprima della performance vera e propria.
Sulla scena la seconda parte del progetto, le sequenze video si integrano a quelle coreografiche in tempo reale.

La destrutturazione del reale trova spazio nei due linguaggi, uno a servizio dell’altro. Non prevale una componente, video e danza si abbracciano per creare un nuovo linguaggio.