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Salvador Dalì / Robert Rauschenberg
34 xilografie a colori del maestro surrealista spagnolo e 34 serigrafie di uno dei portavoce dell’arte contemporanea statunitense interpreteranno uno dei capolavori assoluti della letteratura mondiale.
Comunicato stampa
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Dal 7 aprile al 17 luglio 2011, alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano si terrà un’affascinante rilettura dell’Inferno di Dante Alighieri, attraverso le opere di Salvador Dalì e Robert Rauschenberg.
L’esposizione, ospitata ai piani superiori dello spazio di via Solari 35, è curata da Lorenzo Respi, in collaborazione con Mjras e ArtCamù Collezioni d’Arte, metterà a confronto le rappresentazioni dell’Inferno dantesco, scaturite dalla genialità del maestro surrealista spagnolo e da uno dei portavoce dell’arte contemporanea statunitense.
Le opere dei due si concentreranno sulla prima cantica, caratterizzata per le sue descrizioni cruente e terrificanti, popolati da dannati e demoni, personaggi storici e figure mitologiche, condottieri antichi e servi della fede, poeti e filosofi, tutti condannati al patimento nella voragine dolorosa di cerchi e gironi, balze e dirupi, fiumi e cascate.
La serie di 34 xilografie a 35 colori di Salvador Dalì è una selezione delle 100 tavole concepite dall’artista in cinque anni di lavoro entro il 1960. Il linguaggio surrealista trasforma perfettamente l’Inferno in immagini: panorami desolati e allucinanti fanno da sfondo a figurazioni dissacranti e grottesche, a mostruose apparizioni improvvise, a rappresentazioni cruente del peccato e dell’eterna legge del contrappasso. L’inconscio delirante del pittore catalano trasfigura le descrizioni dantesche in tavole fortemente simboliche, di difficile riconoscimento iconografico, che popolano un mondo sotterraneo farsesco e inquietante.
Le 34 serigrafie di Robert Rauschenberg sono il risultato di una ricerca estetica sviluppata tra il 1958 e il 1960 sul contesto contemporaneo. L’attualità entra di prepotenza nel passato storico della Commedia attualizzandone il messaggio universale. I ritagli di giornale assemblati ricompongono criticamente una realtà quotidianità conflittuale e contraddittoria. Gli spunti tematici e gli interventi grafici coniugano avanguardia e tradizione, innescano un processo mentale in continua evoluzione, che rende dinamica la rappresentazione e stimola il dibattito sul presente. L’artista americano rivitalizza un contenuto “antico” con un linguaggio moderno.
All’interno del percorso espositivo sarà installato un grande libro sul quale verranno proiettate immagini e parole di famosi attori e letterati (Giorgio Albertazzi, Carmelo Bene, Roberto Benigni, Vittorio Gassman, Vittorio Sermonti), che si alterneranno nella lettura del Canto V dell’Inferno, in cui proprio un libro diviene il protagonista degli avvenimenti che coinvolgono i due amanti Paolo e Francesca.
Accompagna la mostra, una pubblicazione (edizioni Fondazione Arnaldo Pomodoro) con un testo sperimentale composto a quattro mani da Aldo Nove e Lorenzo Respi e con un’interpretazione grafica di Andrea Lancellotti.
Per gli utenti del web è previsto un ulteriore contenuto multimediale, realizzato dalla Tapelessfilm, disponibile in streaming sul sito della Fondazione Arnaldo Pomodoro (www.fondazionearnaldopomodoro.it).
L’esposizione si tiene in contemporanea con la personale di Perino & Vele, sodalizio nato nel 1994, composto da Emiliano Perino (New York, 1973) e Luca Vele (Rotondi (AV), 1975), che privilegiano l'utilizzo della cartapesta per la realizzazione delle loro opere, con una selezione di opere di Arnaldo Pomodoro e di artisti contemporanei, tutti provenienti dalla Collezione permanente della Fondazione Arnaldo Pomodoro e dal nuovo appuntamento con la UniCredit Project Room che proporrà la personale dell’artista russa Olga Schigal. Oltre le terre fredde, a cura di Paola Boccaletti.
L’esposizione, ospitata ai piani superiori dello spazio di via Solari 35, è curata da Lorenzo Respi, in collaborazione con Mjras e ArtCamù Collezioni d’Arte, metterà a confronto le rappresentazioni dell’Inferno dantesco, scaturite dalla genialità del maestro surrealista spagnolo e da uno dei portavoce dell’arte contemporanea statunitense.
Le opere dei due si concentreranno sulla prima cantica, caratterizzata per le sue descrizioni cruente e terrificanti, popolati da dannati e demoni, personaggi storici e figure mitologiche, condottieri antichi e servi della fede, poeti e filosofi, tutti condannati al patimento nella voragine dolorosa di cerchi e gironi, balze e dirupi, fiumi e cascate.
La serie di 34 xilografie a 35 colori di Salvador Dalì è una selezione delle 100 tavole concepite dall’artista in cinque anni di lavoro entro il 1960. Il linguaggio surrealista trasforma perfettamente l’Inferno in immagini: panorami desolati e allucinanti fanno da sfondo a figurazioni dissacranti e grottesche, a mostruose apparizioni improvvise, a rappresentazioni cruente del peccato e dell’eterna legge del contrappasso. L’inconscio delirante del pittore catalano trasfigura le descrizioni dantesche in tavole fortemente simboliche, di difficile riconoscimento iconografico, che popolano un mondo sotterraneo farsesco e inquietante.
Le 34 serigrafie di Robert Rauschenberg sono il risultato di una ricerca estetica sviluppata tra il 1958 e il 1960 sul contesto contemporaneo. L’attualità entra di prepotenza nel passato storico della Commedia attualizzandone il messaggio universale. I ritagli di giornale assemblati ricompongono criticamente una realtà quotidianità conflittuale e contraddittoria. Gli spunti tematici e gli interventi grafici coniugano avanguardia e tradizione, innescano un processo mentale in continua evoluzione, che rende dinamica la rappresentazione e stimola il dibattito sul presente. L’artista americano rivitalizza un contenuto “antico” con un linguaggio moderno.
All’interno del percorso espositivo sarà installato un grande libro sul quale verranno proiettate immagini e parole di famosi attori e letterati (Giorgio Albertazzi, Carmelo Bene, Roberto Benigni, Vittorio Gassman, Vittorio Sermonti), che si alterneranno nella lettura del Canto V dell’Inferno, in cui proprio un libro diviene il protagonista degli avvenimenti che coinvolgono i due amanti Paolo e Francesca.
Accompagna la mostra, una pubblicazione (edizioni Fondazione Arnaldo Pomodoro) con un testo sperimentale composto a quattro mani da Aldo Nove e Lorenzo Respi e con un’interpretazione grafica di Andrea Lancellotti.
Per gli utenti del web è previsto un ulteriore contenuto multimediale, realizzato dalla Tapelessfilm, disponibile in streaming sul sito della Fondazione Arnaldo Pomodoro (www.fondazionearnaldopomodoro.it).
L’esposizione si tiene in contemporanea con la personale di Perino & Vele, sodalizio nato nel 1994, composto da Emiliano Perino (New York, 1973) e Luca Vele (Rotondi (AV), 1975), che privilegiano l'utilizzo della cartapesta per la realizzazione delle loro opere, con una selezione di opere di Arnaldo Pomodoro e di artisti contemporanei, tutti provenienti dalla Collezione permanente della Fondazione Arnaldo Pomodoro e dal nuovo appuntamento con la UniCredit Project Room che proporrà la personale dell’artista russa Olga Schigal. Oltre le terre fredde, a cura di Paola Boccaletti.
06
aprile 2011
Salvador Dalì / Robert Rauschenberg
Dal 06 aprile al 17 luglio 2011
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ARNALDO POMODORO
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Biglietti
9 Euro intero, 6 Euro ridotto; 4 Euro ridotto scuole; Ingresso gratuito ogni seconda domenica del mese. L’ingresso consente la visita a tutte le mostre allestite alla Fondazione Arnaldo Pomodoro
Orario di apertura
mercoledì-domenica ore 11-19; giovedì ore 11-22
Vernissage
6 Aprile 2011, ore 18.30
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore