Salvador Dalí conquista Roma con due mostre. La Galleria Ca’ d’Oro ha voluto completare il profilo artistico del maestro surrealista proposto dall’esposizione “Dalí. Un artista, un genio” ospitata al Complesso del Vittoriano con l’allestimento della mostra “Senza Tempo”, dal 20 marzo fino a maggio, portando nella storica sede di piazza di Spagna ben 15 sculture firmate dall’artista spagnolo.

Mentre la mostra del Vittoriano offre una selezione di foto, dipinti, illustrazioni e filmati, la Galleria Ca’ d’Oro sceglie di presentare le più famose opere a tre dimensioni firmate da Salvador Dalí. Due sculture museali e tredici di dimensioni minori danno vita a un eccezionale percorso tridimensionale attraverso le forme e le visioni di Dalí, curato da Gloria Porcella e Lamberto Petrecca. Sono state create usando la tecnica della fusione a cera persa e sintetizzano l’interesse per la forma del maestro, che iniziò a esprimersi con la scultura nel 1934. Queste opere sono a tutti gli effetti surrealismo tridimensionale e rappresentano un aspetto significativo della sua attività creativa.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Ambrosiana per l’Arte e la Cultura, che detiene la più importante collezione di sculture del genio surrealista, e racconta il sogno del suo fondatore Beniamino Levi.

Collezionista specializzato nel Surrealismo, conobbe Dalí quarant’anni fa e fu immediatamente affascinato dalle sue sculture. Dopo una vita dedicata a radunarle, Levi ha presentato la sua collezione in tutto il mondo con l’intento di diffondere questo lato fondamentale della creatività di Dalí. Oggi, dopo essere stata ammirata da oltre dieci milioni di persone ed essere stata esposta in più di ottanta musei e prestigiose sedi espositive internazionali, una parte di quella collezione arriva negli spazi della Galleria Ca’ d’Oro e integra la primavera museale romana dedicata a Salvador Dalí.


La mostra sarà infine un’occasione imperdibile per i collezionisti di acquistare le opere di Salvador Dalí, con prezzi che variano tra i 10 mila per le sculture più piccole e i 750 mila euro per le grandi opere museali.