Abbraccio (187 x 36): Un uomo sdraiato sulla terra per attingere la forza generatrice, con la consapevolezza di essere parte di un eterno divenire. Attraversato dall’oscura e meravigliosa energia che chiamiamo vita.

Sentirsi parte del Tutto, per identificarsi, fino ad annullarsi, nell’ armonia cosmica che governa l’universo, per abbracciare la presenza divina.



L’installazione “IDENTITA’ E LUOGHI” (tecnica mista su vari supporti – 2.60 x 2.60), rappresenta il disorientamento dell’uomo contemporaneo, la perdita del senso di appartenenza, la crisi dell’identità legata ai luoghi che hanno subito violenti cambiamenti.

Tutto ciò che accade ai luoghi, di riflesso accade dentro di noi.

E’ un invito alla riflessione, a fermarsi per iniziare un nuovo percorso che porti ad un rapporto d’amore più vero ed autentico con i propri luoghi, ma soprattutto alla responsabilità verso chi verrà dopo di noi.

L’alternanza cromatica crea una ritmicità visiva ed emotiva che ad un primo impatto ci confonde. Si alternano rassicuranti immagini di luoghi familiari, con scorci metropolitani che non ci appartengono.

Il futuro trae nutrimento dalle radici del passato.

Nella memoria storica, nelle tradizioni arcaiche, nel silenzio dei luoghi dei padri, ritroviamo il senso più profondo di appartenenza.

L’immagine frammentata del volto rappresenta ognuno di noi.

Lentamente prende forma, riusciamo a ricostruirla, a comprenderla nella sua interezza, fino a rivelarsi nella sua unicità, nella sua sublime transitorietà.

Ogni volto è un racconto.

Raccontare è un modo per accedere alla misteriosa bellezza della vita, dell’uomo e del suo destino.

Raccontarsi è la chiave per comprendere la propria identità nella conflittualità contemporanea.


Salvatore Castellino