La retrospettiva antologica dell’artista SALVATORE EMBLEMA, figura dell’arte di chiara fama ,da poco scomparso ,che rientra in un progetto artistico internazionale,”Sipario”, ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza per lo spazio di Vittorio Viola, è la prima grande mostra dopo la scomparsa dell’artista e ,dunque, evento di rilevanza internazionale non solo per gli storici dell’arte ma anche per il collezionismo e l’apparato museale. L’artista scomparso,ormai conosciuto in Italia e all’estero ,è da anni ormai indicato della critica internazionale,il collega Argan in primis,poi Palma Bucarelli e Filiberto Menna, come una delle figure più significative e vitali dell’arte italiana contemporanea,insieme a Fontana, e soprattutto Rothko con il quale l’artista italiano ha lavorato per due anni.

L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza ,illustre Storico dell’Arte di piano internazionale,che firma anche il testo del Catalogo ,dal titolo “ Salvatore Emblema. I colori dello spazio ”,riunisce oltre quaranta opere di grandissimo formato ,veri e propri teleri, ,taluni provenienti da collezioni private e pubbliche,che illustrano il percorso singolare di uno dei più fortunati e mitici artisti dell’arte astratta italiana del secondo novecento.

All’inaugurazione ci sarà una prolusione del Prof. Carlo Franza Storico delle Arti e curatore della retrospettiva antologica,dell’On.Mario Mantovani europarlamentare europeo,dell’editor Vittorio Viola, unitamente alla partecipazione di intellettuali italiani e stranieri e di numerosi collezionisti . Si brinderà con vini italiani.

Scrive Carlo Franza nel testo: “ La libertà del discontinuo,quello che l’amico Giulio Carlo Argan chiamava detessere, la libertà dello spazio,la libertà della materia,la libertà della luce. Ecco cos’è Salvatore Emblema. Tutto nei suoi dipinti si presenta come frammenti in equilibrio e casuali sortite di lingua, la lingua dell’arte che nella forma ,nel tocco esemplare ,nel ritmo palpitante, nei dirottamenti improvvisi, porta Emblema a interi possessi, alle sue tracce,ai suoi paesaggi senza scene, allo sfarzo dei colori, ai luoghi segreti e automatici di un paradiso. E’ un fiorire primario ,che incrocia fossili,minerali,terre,pigmenti, e si porta infine verso uno stato nostalgico,dove la morte delle cose e delle emozioni si offre in un processo di ridefinizione del quadro, di nuova ricerca spaziale. ”.

Cenni biografici

Salvatore Emblema nasce a Terzigno (Napoli) nel 1929 e muore nel 2006. Ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Dal 1948 sviluppa modulazioni cromatiche e ricerche materiche. Ha viaggiato molto, in Francia,Inghilterra, e per due anni è stato a New York dove ha conosciuto Rothko.Al rientro in Italia si è ritirato a Terzigno dove ha sviluppato una ricerca spaziale. Mostre personali dal 1954 in Italia e all’estero. E’ presente nei principali musei del mondo.