Venerdì 25 novembre 2005, alle ore 18.00, si inaugura presso lo SPAZIOZOOM a Cagliari, la mostra “CINQUE STORIE” del fotografo Salvatore Ligios.

Nello spazio espositivo di Salmoiraghi & Viganò si possono ammirare venticinque fotografie realizzate su un progetto del 2000. La raccolta di immagini si sviluppa come un reportage su alcuni giovani personalità artistiche della Sardegna note in campo nazionale, viste attraverso gli scatti in bianconero di Salvatore Ligios, oggi il più rappresentativo autore sardo nel panorama della fotografia contemporanea. Ogni storia è composta da cinque fotografie, ogni artista è raccontato con un linguaggio fotografico differente.

Come scrive Antonello Cuccu nell’introduzione al catalogo «questa volta la scommessa è consistita nell’interpretare cinque linguaggi per altrettante differenti storie, nelle quali facilmente si può intuire il contesto, l’occasione, il rimando all’input originario che vi si cela, da Ligios inteso quale propulsore, ma anche spontaneo omaggio intellettuale all’evocato universo dei cinque artisti».

Alla cerimonia di inaugurazione sarà presente l’autore.

Per l'occasione è stato prodotto un catalogo edito dalla Soter editrice.

La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle ore 9.00 alle 13.00 e 16.00 alle ore 19.00 e rimarrà aperta sino al 31 dicembre 2005. L’ingresso è gratuito.

La mostra è organizzata in collaborazione con Rainbow – Progetto Aperto, Associazione di Intervento Culturale Galleria G28 - Cagliari





Per informazioni: Salmoiraghi & Vigano tel. 070 670839

www.salmoiraghievigano.it



Salvatore Ligios è nato nel 1949. Ha diretto per dieci anni la rivista Caddhos (rivista di sport equestri, turismo e ambiente) e fondato la casa editrice Soter. Il suo esordio nazionale è avvenuto tramite le immagini di paesaggio, genere col quale molti lo identificano.

Ha pubblicato oltre trenta libri fotografici. In questi ultimi anni guarda con insistenza al tema dell’identità – perno del dibattito culturale in Sardegna da oltre un secolo - mediante la presentazione di lavori in bianconero (nel 1995: Crastos. Sentieri di pietra; nel 1997: Làcanas. Gl’incerti confini; Il paesaggio invisibile; nel 1999: Facce di sardi. Ritratti d’identità; nel 2002: I maschi di Lodine; nel 2003: Padri e figli. Sulle tracce di Amsicora; Passos lèbios; nel 2004: Mamoiada. Il mito quotidiano; Litterados.

Ha esposto a Sassari, Cagliari, Nuoro, Oristano, Lodine, Roma, Milano, Torino, Soligo, Bastia, Francoforte, Berlino. Dal 2000 è responsabile di Su Palatu ’e sas Iscolas di Villanova Monteleone (Sassari), centro espositivo dell’isola specializzato nella fotografia.