Personale del pittore Salvatore Marrone (Palermo 1948, vive e lavora a Roma), il cui titolo Scusate il ritardo allude ironicamente sia ai molti anni in cui il pittore non ha voluto tenere mostre personali (pur partecipando a molte prestigiose collettive) che alla pervicace volontà dell’artista di servirsi di una tecnica come la pittura che molti vorrebbero vedere come “attardata” rispetto alle più “tecnologiche” forme di espressione visiva.
Marrone presenta dunque una serie di opere recentissime, realizzate ad olio e a pastello, che riecheggiano molti dei temi della fase concettuale che ha segnato il lavoro dell’artista negli anni Settanta: una concettualità che sembra ancora presente nell’impianto simbolico e iconografico di questi dipinti, dove la raffinata qualità dell’esecuzione pittorica amplifica la serrata tessitura delle allusioni e il complesso meccanismo dei rimandi che costruiscono con profondità il senso di mistero che pervade tutta la mostra.
Così il pittore ha collocato le sue figure in paesaggi assolutamente mentali, in luoghi irreali dove il tempo appare bloccato o cancellato e dove gli eventi sembrano congelati nella fissità metafisica di immagini dove gli orologi hanno perduto le lancette e dove tutto sembra essere simbolicamente riassunto nella sospensione delle figure e degli oggetti che appaiono spesso rappresentati in un equilibrio apparentemente precario, in bilico tra passato e futuro, in un eterno presente dunque che sembra affiorare dalle regioni sotterranee del vissuto e dell’inconscio. testo in catalogo : Lorenzo Canova, Alessandro Riva.