La mostra che inaugura la nuova stagione della West Village Gallery presenta una selezione di fotografie in bianco e nero realizzate da Salvatore Piermarini a partire dagli anni 70.

Il soggetto di queste foto è il “sistema dell’arte”: artisti, critici, galleristi che hanno animato la “scena dell’arte” formano un affresco del mondo artistico.

Oltre 150 fotografie in bianco e nero sono allestite sulle pareti della galleria in modo da restituire lo “spirito del tempo”: i “gruppi”, le “scuole”, le occasioni di incontro, sono documentati con un allestimento dinamico, che vuole suggerire il senso della dinamicità che permeava l’ambito artistico di quegli anni.

La mostra inaugura in occasione della “Giornata del contemporaneo” promossa dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI).



Salvatore Piermarini comincia a fotografare e a dedicarsi al reportage nel 1967.

Temi e motivi ricorrenti del suo lavoro sono la fotografia di impegno sociale, l’arte contemporanea, l’architettura e le trasformazioni urbanistiche del paesaggio metropolitano, il ritratto, lo still-life, il teatro, e il mondo della cultura.

All’osservazione della realtà affianca una costante ricerca sulla storia della fotografia e sulle potenzialità del suo linguaggio.

Dai primi anni settanta frequenta il mondo delle avanguardie artistiche, fotografando gli artisti e il loro lavoro.

Nel 1981 è segnalato tra le “nuove tendenze” dall’Annuario Americano Time-Life Photography Year.

Autore di numerose pubblicazioni, nel corso degli anni ha collaborato con diverse istituzioni pubbliche e private (RAI, Università, Gallerie e Musei), partecipando a prestigiose esposizioni in Italia e all’estero.

Tra i reportage apparsi in volume, Melissa (La Casa Usher, Firenze 1979), Photography Year 1981 (Time-Life, New York 1981), Arte Italiana 1960-82 (Electa Milano/ Londra 1982), Le strade di casa (Mazzotta, Milano 1983), Lo sguardo di New York (La Casa Usher, Firenze 1990), Inventario Mediterraneo (Monteleone, Vibo Valentia 2001), Le navi che volano (Monteleone, Vibo Valentia 2002), Le magnifiche rovine (Monteleone, Vibo Valentia 2004 - vincitore del premio Maida 2004).

I progetti ai quali sta lavorando attualmente sono: la raccolta di una serie fotografica sul “genio dei luoghi”, la selezione di un lavoro sul tema dello sguardo e un ciclo di immagini su “figura e finzione”.