Salvatore Puddu è nato a Monfalcone nel 1954. Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Gorizia e, ottenuto il diploma, si è specializzato nelle tecniche calcografiche approfondendo, in particolare, la serigrafia.

“Deflagrazioni materiche” è il titolo dell’ultimo ciclo di opere realizzato da Puddu che, come sottolinea Franca Marri nella presentazione della mostra allestita l’anno scorso nel grande spazio espositivo dell’Aeroporto di Ronchi dei Legionari, sono caratterizzate da una “gestualità irrazionale propria di un qualcosa che non è dato dominare né tanto meno decodificare” visto che l’evidente disconoscimento delle forme naturali impone di guardare questi lavori “senza distogliere lo sguardo, in cerca di un’essenza di verità, tra stupore e meraviglia, inquietudine e attesa”.

Lo stesso autore definisce questi suoi lavori un omaggio alla natura “inquinata e violentata dai soprusi delle varie speculazioni;un ambiente espropriato, alienato e non vivibile, reso estraneo dal degrado urbano delle metropoli. Le cui periferie informi hanno soffocato le culture del passato, disorientando l’individuo, relegandolo in una tremenda solitudine esistenziale”.

Salvatore Puddu espone dal 1971. Ha viaggiato molto ed è stato coinvolto in numerosi progetti culturali tesi a colmare il divario fra “diversità” e “normalità”.