Dal 7 aprile all’8 maggio 2011 a Genova la mostra “Rebel Love” di Sam Havadtoy. Negli ambienti cinquecenteschi della storica dimora genovese una ventina di lavori dell’artista ungherese, tra sculture e dipinti a tecnica mista su pizzo. Opere di Sam Havadtoy saranno esposte anche in altri prestigiosi palazzi di Via Garibaldi, in un percorso espositivo diffuso. In occasione delle celebrazioni per la Duchessa di Galliera, un’installazione inedita sarà allestita a Palazzo Bianco. La mostra è promossa dall’Associazione Palazzo Lomellino e dalla Presidenza FAI Regione Liguria. Sarà visitabile dal 7 aprile all’8 maggio 2011 a Palazzo Nicolosio Lomellino di Strada Nuova – in via Garibaldi 7 - la mostra “Rebel Love” di Sam Havadtoy, artista contemporaneo dalla vita particolare e insolita. Gli ambienti cinquecenteschi della storica dimora genovese ospiteranno una ventina di lavori, tra dipinti a tecnica mista su pizzo, acrilico su carta e sculture, che ripercorrono il percorso dell’artista ungherese naturalizzato americano, esponente della neo Pop Art e protagonista, insieme alla sua compagna Yoko Ono, della stagione d’oro della New York anni 70/80. I visitatori saranno accolti nel cortile del palazzo, di fronte all’antico ninfeo barocco, da una grande scultura raffigurante un elefante, mentre al primo piano nobile, una selezione di opere, realizzate negli ultimi 5 anni circa, dialogheranno suggestivamente con gli spazi affrescati nel ‘600 da Bernardo Strozzi: tele con frammenti di pizzo su cui si sovrappongono strati di pittura, grandi ritratti, immagini tratte dalla tradizione figurativa giapponese e le icone ironiche e provocatorie della tradizione dei fumetti e della fiaba italiana, da Topolino a Pinocchio.

“In questa esposizione sono rappresentate alcune delle tematiche centrali dell’opera di Havadtoy: quella del ritratto, ma soprattutto quella dell’amore, nei suoi risvolti di ossessione, tormento, ma anche di positività creativa - spiega Anna Orlando, curatrice della mostra – Ogni opera custodisce, nascondendolo, un ricordo o un pensiero, una storia che una cortina di pizzo copre e che il sovrapporsi di strati pittorici via via cela allo sguardo. Il frammento di pizzo resta una costante perché rappresenta per lui il ricordo delle vecchie case della poverissima Ungheria della sua infanzia. Erano l’unico orpello, l’unico abbellimento possibile in una realtà di miseria e dunque il pizzo significa “casa”; il frammento di un merletto è ciò che resta e va preservato in un ricordo che perdura, se non altro per il valore assoluto dell’arte che ferma il tempo, in cui crede l’artista e noi con lui”. In concomitanza con le iniziative che la città di Genova dedica al bicentenario dalla nascita della Duchessa di Galliera, Maria Brignole Sale De Ferrari, grande filantropa e mecenate genovese, Sam Havadtoy ha inoltre realizzato l’installazione inedita “Love is Hell”, che sarà allestita a Palazzo Bianco. L’opera si ispira al celebre Ritratto della Duchessa di Galliera con il figlio Filippo, realizzato nel 1856 da Lèon Cogniet, di cui l’artista ha saputo cogliere spunti diversi e meno scontati, quale l’elemento chiave del merletto. La mostra “Rebel Love” di Sam Havadtoy coinvolgerà in città anche altri prestigiosi palazzi di Via Garibaldi – oltre a Palazzo Bianco, Palazzo Pantaleo Spinola, Palazzo Doria e Palazzo Campanella – con installazioni, lavori site specific e sculture, creando un percorso artistico diffuso e offrendo una nuova chiave di lettura del patrimonio storico e artistico della città. L’evento espositivo è promosso dall’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova e dalla Presidenza FAI Regione Liguria, da tempo legati in un sodalizio artistico che ne conferma l’impegno per la città e per la valorizzazione del territorio, nella ricerca del legame sempre vivo tra il collezionismo storico e quello contemporaneo. “Nella conoscenza del percorso artistico di Sam, nella sua solidità e profondità ho ritrovato una comunanza di valori con il FAI – commenta Andrea Fustinoni, presidente del FAI Regione Liguria - un forte senso estetico, un solido legame verso le espressioni culturali e artistiche del passato ma anche la disponibilità a reinterpretarle con un linguaggio contemporaneo”.