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Samuele Belloni / Marco Pagliardi – Volume generico
“Volume generico” intende sovvertire i rigidi schemi che sottendono l’organizzazione archivistica del materiale artistico racchiuso all’interno della giovane libreria.
Comunicato stampa
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Comprendere le dinamiche secondo cui la mente dell’uomo registra e organizza le informazioni relative al proprio vissuto ci induce ad indagare gli aspetti che più fortemente hanno condizionato tale impulso. Studi relativamente recenti in tale ambito ci incoraggiano a valutare quanto la scrittura e in particolar modo la stampa, abbiano innescato una serie di trasformazioni di portata colossale all’interno della nostra economia cognitiva, favorendo l’elaborazione di nuove forme di conoscenza e gli strumenti metodologici per la loro organizzazione e sviluppo. Come afferma l’illustre studioso Eric Havelok , abbandonare la confusa condizione mentale orale significa abbracciare la complessità fenomenica del reale in termini di identità, principi, classi e categorie astratte sostituendo la fluttuante esperienza sensoriale.
Dal momento che le informazioni devono esistere al di fuori della mente per essere dominate e organizzate, la scrittura alfabetica determinò una suddivisione del pensiero in equivalenti spaziali: fissati definitivamente nello spazio visivo mediante la stampa, i caratteri mobili stabilirono più che mai una sua oggettività. Preesistendo al testo, le parole diventano più che mai delle “cose” immobilizzando nell’oggetto-libro la natura sfuggente della dimensione mentale.
La “storia del pensiero” si instaura nell’universo tipografico come in un rigido contenitore che racchiude in se stesso la propria eredità generatasi attraverso regole proprie. In questo senso anche la “biblioteca dell’arte” costituisce un sistema che è capace di autogenerarsi grazie ad una griglia di reazioni che hanno luogo all’interno di uno spazio confinato.
L’intervento dal titolo “Volume generico”, pensato appositamente per Micro Off, intende sovvertire i rigidi schemi che sottendono l’organizzazione archivistica del materiale artistico racchiuso all’interno della giovane libreria. Il gioco formale sottinteso, ma nello stesso tempo esplicito, dell’operazione, si propone di riconsiderare il convenzionale rapporto che sussiste fra contenuto e contenitore in termini di relazioni e contesto, ricorrendo a diversi criteri di classificazione.
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Micro vede uniti due artisti e una curatrice indipendente nell’intento di diffondere e promuovere nuovi artisti e le loro opere.
La sede, che funziona come luogo espositivo, è un microspazio di 7 mq, appendice libera dello studio/atelier frigo+, nel cuore di Santo Spirito a Firenze.
Il progetto nasce da un’idea di Katia Giuliani e Andreas Schwarzkopf che decidono di adibire una parte del loro studio a spazio libero dedicato all’arte per promuovere le loro produzioni e quelle di altri artisti del panorama fiorentino e internazionale. Vaia Balekis, curatrice free lance, contribuisce alla nascita del progetto. Ultimamente entra a far parte dello staff anche Valeria Farill che si occupa della comunicazione e dei testi critici.
La poetica di Micro insegue una progettualità ispirata alla sperimentazione e all’innovazione.
Si propone di coinvolgere artisti che operino con differenti linguaggi tra figurazione, nuove tecnologie, performance, letteratura, poesia e panorama musicale.
Dal momento che le informazioni devono esistere al di fuori della mente per essere dominate e organizzate, la scrittura alfabetica determinò una suddivisione del pensiero in equivalenti spaziali: fissati definitivamente nello spazio visivo mediante la stampa, i caratteri mobili stabilirono più che mai una sua oggettività. Preesistendo al testo, le parole diventano più che mai delle “cose” immobilizzando nell’oggetto-libro la natura sfuggente della dimensione mentale.
La “storia del pensiero” si instaura nell’universo tipografico come in un rigido contenitore che racchiude in se stesso la propria eredità generatasi attraverso regole proprie. In questo senso anche la “biblioteca dell’arte” costituisce un sistema che è capace di autogenerarsi grazie ad una griglia di reazioni che hanno luogo all’interno di uno spazio confinato.
L’intervento dal titolo “Volume generico”, pensato appositamente per Micro Off, intende sovvertire i rigidi schemi che sottendono l’organizzazione archivistica del materiale artistico racchiuso all’interno della giovane libreria. Il gioco formale sottinteso, ma nello stesso tempo esplicito, dell’operazione, si propone di riconsiderare il convenzionale rapporto che sussiste fra contenuto e contenitore in termini di relazioni e contesto, ricorrendo a diversi criteri di classificazione.
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Micro vede uniti due artisti e una curatrice indipendente nell’intento di diffondere e promuovere nuovi artisti e le loro opere.
La sede, che funziona come luogo espositivo, è un microspazio di 7 mq, appendice libera dello studio/atelier frigo+, nel cuore di Santo Spirito a Firenze.
Il progetto nasce da un’idea di Katia Giuliani e Andreas Schwarzkopf che decidono di adibire una parte del loro studio a spazio libero dedicato all’arte per promuovere le loro produzioni e quelle di altri artisti del panorama fiorentino e internazionale. Vaia Balekis, curatrice free lance, contribuisce alla nascita del progetto. Ultimamente entra a far parte dello staff anche Valeria Farill che si occupa della comunicazione e dei testi critici.
La poetica di Micro insegue una progettualità ispirata alla sperimentazione e all’innovazione.
Si propone di coinvolgere artisti che operino con differenti linguaggi tra figurazione, nuove tecnologie, performance, letteratura, poesia e panorama musicale.
02
luglio 2009
Samuele Belloni / Marco Pagliardi – Volume generico
Dal 02 al 19 luglio 2009
arte contemporanea
Location
LIBRERIA BRAC
Firenze, Via Dei Vagellai, 18 r, (Firenze)
Firenze, Via Dei Vagellai, 18 r, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-22
Vernissage
2 Luglio 2009, ore 19
Autore