Nella sezione “Vernice art collection”, in evidenza sul sito della galleria, si avvicendano progetti speciali riguardanti una selezione di artisti di rilievo, noti ed emergenti, che Tricromia vuole condividere con la sua community di amanti del mondo dell’arte dell’illustrazione.

La nuova proposta della Galleria Tricromia per l’opening online del 16 Novembre prossimo è dedicata alla presentazione dell'opera del giovane talento del disegno e dell'animazione Samuele Canestrari, affascinante disegnatore e coinvolgente narratore.

La mostra di Samuele Canestrari nasce da una selezione di disegni tratti dalla omonima graphic novel Gli uominicane non hanno la coda edita da “Libri Somari”, realtà indipendente creata dallo stesso Canestrari con l’amico fumettista Ahmed Ben Nessib. Le immagini, isolate sul foglio, ci affronteranno e le affronteremo in silenzio. Il reticolo di disegnatori legati l’uno all’altro è fitto fitto, perché il mondo degli autori per immagini e testo, matita e grafite, è uno dei più interconnessi e più avvezzi all’avvicendamento.

Con Gli uominicane non hanno la coda il disegnatore marchigiano nato a Fano nel 1996 riesce, pur giovanissimo, a trascinare quasi corporalmente i fruitori dentro il mondo bidimensionale, come se le due dimensioni fossero un’apparenza che resta tale solo da lontano. Quando ci si affaccia alle sue tavole, basta un attimo e si è subito lì, dentro questo mare opaco, spesso, popolato di visi segnati dalle occhiaie e dai sentimenti: dentro questi paesi lambiti dal vento e dalla sospensione del tempo. L’Italia degli anni Cinquanta si mescola ad atmosfere da X-Files, film di Lynch o sceneggiati come il «Ligabue» con Flavio Bucci degli anni Settanta.

I disegni realizzati con vari tipi di grafite e gomme, come fossero dei prolungamenti delle sue mani, mani che accarezzano, respingono, si intromettono negli interstizi degli esseri umani e della natura, portando i soggetti raffigurati, e soprattutto i loro dettagli, il più possibile vicini agli osservatori, grazie alla resa dell’effetto che quelle superfici producono al tatto (che diventa visione) dell’autore. La cancellatura, di per sé un “vuoto”, riesce effettivamente a riempire cosicché non serve più svuotare per lasciare la traccia di ciò che esisteva. La resa delle diverse consistenze della materia, a qualsiasi natura appartenga, è il modo originale con cui Canestrari ci “fa vedere” le emozioni, cercando di farcele “sentire”.

Samuele Canestrari ha studiato alla Scuola del Libro di Urbino, ha disegnato e scritto testi per le riviste Internazionale, Gagarin orbite culturali e Malamente, ha ricevuto il premio Scuola del Libro ad Animavì - Festival Internazionale del Cinema d’Animazione Poetico di Pergola nel 2017. L’anno scorso l’illustratore ha partecipato alla collettiva «La linea d’ombra» in rete con la Biennale del Disegno di Rimini.


Uff. stampa
Giuseppina Frassino

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