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Samuele Santi – Doppio sguardo
Quinta personale per Samuele Santi, già segnalato ai suoi esordi nel 1997 durante il premio Ruga Giuffa dell’Accademia veneziana delle Belle Arti presenta il suo nuovo lavoro pittorico Doppio Sguardo nelle suggestive sale del Palazzo dei Convegni di Jesi, che da alcuni anni ospita eventi e performance di artisti contemporanei di fama internazionale.
Comunicato stampa
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Quinta personale per Samuele Santi, già segnalato ai suoi esordi nel 1997 durante il premio Ruga Giuffa dell'Accademia veneziana delle Belle Arti presenta il suo nuovo lavoro pittorico Doppio Sguardo nelle suggestive sale del Palazzo dei Convegni di Jesi, che da alcuni anni ospita eventi e performance di artisti contemporanei di fama internazionale.
La mostra che si inaugura martedi' 10 giugno alle ore 19.00 e' patrocinata dal comune di Jesi ed organizzata dalla Galleria Exhibition Art di Fano (PU) e sarà presentata dal critico Giancarlo Bassotti.
Samuele Santi travolge con la materia pittorica e con una insistita gestualità i corpi che ama riguardare nei suoi quadri. Perche' riguardare? Perche' sono corpi che ha già visto attraverso gli occhi di un onirismo ironico e corrosivo allo stesso tempo. Corpi che ha già visto attraverso visioni discrete, caratterizzate da uno sguardo intriso di curioso pudore che a volte si trasforma in una malcelata pudicizia di fondo. L'artista, interessato osservatore, ama spesso nascondersi e ce lo dichiara apertamente nell'opera -Dietro la tenda-. Postazione privilegiata per guardare e non essere visti, ma e' li' che si insinuano, inaspettati, la sorpresa, il tradimento, la visione inattesa. Ne resta allo stesso tempo stordito e affascinato. Ed ecco allora affiorare dal cartone le sue figure umane quasi sempre colte di soppiatto, pronte ad ogni sorta di camuffamento per non rivelarsi, o meglio per non essere scoperte.
Ce n'e' una ritratta con le ali. Una sorta di Angelo Annunciante metamorfizzato dalla visione di Samuele Santi che fa pensare piu' ad un satiro, ad una creatura terrestre, ad uno spirito maligno, affatto asessuato anzi con definite caratteristiche femminili.
Incansapevole di essere osservata ma compiaciuta nel suo atteggiamento e' la -Papessa-, cosi' come carica di sensualità e' la figura femminile dell'opera -L'attesa-.
Samuele Santi investe le sue figure con l'alito rovente della propria passione fino a scioglierle e costringerle a tradire il proprio segreto. Il suo soggettivismo e' sempre condizionato dalla realtà che osserva e che gli sta davanti, non se ne separa mai. Le sue opere cariche di materia, veloci, vibranti sono permeate della sua sostanza psicologica e caratterizzate da pennellate dense e a volte furiose che egli usa come mezzo espressivo immediato.
La mostra che si inaugura martedi' 10 giugno alle ore 19.00 e' patrocinata dal comune di Jesi ed organizzata dalla Galleria Exhibition Art di Fano (PU) e sarà presentata dal critico Giancarlo Bassotti.
Samuele Santi travolge con la materia pittorica e con una insistita gestualità i corpi che ama riguardare nei suoi quadri. Perche' riguardare? Perche' sono corpi che ha già visto attraverso gli occhi di un onirismo ironico e corrosivo allo stesso tempo. Corpi che ha già visto attraverso visioni discrete, caratterizzate da uno sguardo intriso di curioso pudore che a volte si trasforma in una malcelata pudicizia di fondo. L'artista, interessato osservatore, ama spesso nascondersi e ce lo dichiara apertamente nell'opera -Dietro la tenda-. Postazione privilegiata per guardare e non essere visti, ma e' li' che si insinuano, inaspettati, la sorpresa, il tradimento, la visione inattesa. Ne resta allo stesso tempo stordito e affascinato. Ed ecco allora affiorare dal cartone le sue figure umane quasi sempre colte di soppiatto, pronte ad ogni sorta di camuffamento per non rivelarsi, o meglio per non essere scoperte.
Ce n'e' una ritratta con le ali. Una sorta di Angelo Annunciante metamorfizzato dalla visione di Samuele Santi che fa pensare piu' ad un satiro, ad una creatura terrestre, ad uno spirito maligno, affatto asessuato anzi con definite caratteristiche femminili.
Incansapevole di essere osservata ma compiaciuta nel suo atteggiamento e' la -Papessa-, cosi' come carica di sensualità e' la figura femminile dell'opera -L'attesa-.
Samuele Santi investe le sue figure con l'alito rovente della propria passione fino a scioglierle e costringerle a tradire il proprio segreto. Il suo soggettivismo e' sempre condizionato dalla realtà che osserva e che gli sta davanti, non se ne separa mai. Le sue opere cariche di materia, veloci, vibranti sono permeate della sua sostanza psicologica e caratterizzate da pennellate dense e a volte furiose che egli usa come mezzo espressivo immediato.
10
giugno 2008
Samuele Santi – Doppio sguardo
Dal 10 al 20 giugno 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEI CONVEGNI
Jesi, Corso Giacomo Matteotti, (Ancona)
Jesi, Corso Giacomo Matteotti, (Ancona)
Orario di apertura
10.00/13.00 - 17.00-20.00 lunedi' chiuso
Vernissage
10 Giugno 2008, ore 19
Autore
Curatore