Romberg Arte Contemporanea, Latina. L’artista è Santo Tomaino. Il ciclo pittorico del 2005 si intitola Chiamatemi Ismaele, ovvero, i pesci come ulteriore passaggio nella natura primordiale, a ribadire un istinto impetuoso che trova il suo habitat figurativo nei mondi reali, incontaminati, crudeli per bellezza e incontrollabilità. Si scende dentro oceani e mari caldi, l’occhio si trasforma in macchina di sguardi e luce: finché sale la potenza degli incarnati lucenti, dei corpi che riflettono ogni vibrazione liquida, dei fondali senza orizzonte, del cielo che trafigge la superficie con lame di luce metafisica. Pesci molto piccoli ma anche enormi, diversi per tipologie e movimenti, raccontati con una pittura minuziosa e complessa, instabile ma sempre controllata, viva per onesto talento artistico. Tomaino gioca con gli usi pittorici, ribalta le convinzioni sul realismo e le astrazioni informali, inserisce colori e campiture che non immagineresti. Ogni quadro incarna una tripla battaglia: con la verità lapidaria della natura reale, specchio di uno scenario senza tempo che si rigenera nella personalità creativa; con la storia delle avanguardie figurative, ripensate e mescolate in un dialogo trasversale tra simili e diversi; con un approccio morale che cerca il contenuto attraverso la purezza, stratificata e fluttuante, della forma finale.



La natura rimane il mondo prediletto di Santo Tomaino. Ma anche il suo campo di battaglia interiore, il territorio dove tutto diviene pretesto per qualcosa che supera l’apparenza delle apparizioni.