Santolo De Luca è un artista a tutto tondo, dotato di una grande capacità tecnica che gli permette di trasformare ogni suggestione immaginaria visibile in forme surreali. Tutto l’universo della sua fantasia si risolve in immagini che da un lato sono più reali del reale, dall’altro sono completamente astratte, nel senso più alto del termine. Una pittura di qualità, costruita con sapiente architettura formale e con un senso della spazialità suggestivo ed innovativo che fanno di De Luca uno dei protagonisti assoluti della scena italiana e internazionale. La sua figura complessiva di persona e di autore di architetture di luce che accarezzano la parte dell’occhio, lo rende difficilmente descrivibile nei tanti ismi contemporanei, proponendolo come un battitore libero, innamorato della bellezza che rende nelle sue opere, con grande concentrazione poetica, concedendoci, ogni volta un distillato di arte colta, sapiente, ma anche ironica, come si addice ad un napoletano come lui, che sa ridere anche del tragico e sa indossare i panni del lutto quando gli altri credono che ci sia da sorridere. Insomma un pittore dell’imprevedibilità e della sorpresa, ma anche della conferma di una crescita che, nel tempo, lo ha portato a descrivere una vera mappa dei desideri e delle emozioni, in quella speciale attitudine che si chiama contemplazione.

Questa è la prima personale siciliana di Santolo De Luca dal titolo “Daunostatoall’altro” che, ancora una volta, non smentisce quei contenuti ironicamente equivoci dell'opera dell'artista. La sua pittura, da sempre, si muove concettualmente all'interno di un doppio linguaggio; una costante oscillazione tra immagine e parola: la prima rappresentata dal quadro e l'altra espressa nel titolo, si compensano come lo Yin e lo Yang, come tra spirito e materia, come tra sesso e amore, come tra sud e nord... si presentano in un unico evento, come daunostatoallaltro.