Si apre il 7 novembre 2009 nelle sale dell’Ex Convento di S.Croce a S.Anatolia di Narco (Pg) la mostra ‘Fiabe al convento’, a cura di Massimo Giovannelli, promossa da Studio7.it.

La mostra presenta i lavori di due illustratrici, Daniela Nasoni e Sara Forte, e compone attraverso le sale medievali del Convento quasi un viaggio in una ‘fiaba’ che il visitatore può liberamente inventare a propria misura ispirato ora dalle città immaginarie della Nasoni, ora dai buffi personaggi della Forte.

Le opere di Daniela Nasoni nascono dal desiderio di stimolare e approfondire quello spazio dell’immaginario che vive tra il mondo circostante in cui viviamo, le nostre città reali, la vita quotidiana, il nostro rapportarci con l’esterno, e il mondo del sogno, quel mondo invisibile, composto di rimandi, emozioni e percezioni, appartenente allo stato dell’essere e al vivere più intimo, e quindi al nostro immaginare la vita. Un parallelo tra ciò che vediamo e ciò che sogniamo di vedere, tra ciò che appare e quello che siamo, tra l’interrogativo del viaggio e la realtà dell’arrivo. Le città in cui viviamo, troppo spesso si impongono al nostro essere in modo rigido, condizionando la nostra voglia di ricercare la felicità e l’armonia con l’ambiente. Sognare è un diritto, e immaginare, o meglio arricchire con la fantasia il mondo che ci circonda, non è una fuga dalla realtà, ma una capacità, una volontà di vedere il meglio, di seguire l’onda inarrestabile dell’esistenza, di ricercare il ‘vero’ nascosto e invisibile agli occhi, di un’immagine raccontata, di una memoria riportata, di un sogno ancora da vivere.

La giovanissima artista novarese Sara Forte racconta invece così le proprie opere: ‘Soffiando intorno ai mondi, nella loro lunghissima esistenza, i venti hanno udito le più belle favole di tutti i tempi. Racconti che narrano fiabe di principesse abbandonate in regni sconosciuti, storie di misteriose sirene adagiate su scogli viola che si lasciano baciare da un sole che sta andando a dormire, racconti di meravigliose avventure in paesi fantastici dove un omino in uniforme esorta al silenzio seduto su una bolla di sapone…Così, col passare del tempo, i venti hanno imparato quelle fiabe udite di nascosto ed ora le raccontano a loro volta, viaggiando lungo un sentiero che porta lontano, ad est del sole e ad ovest della luna. Là dove un giullare spensierato fluttua su di un mare trasparente e mongolfiere a forma di mela viaggiano sospese in scenari surreali ancora inesplorati.’