In occasione di Genova Capitale Europea della Cultura 2004, con il Patrocinio di Provincia di Genova e Comune di Genova , s’inaugura nella sede dell’Associazione Culturale SATURA (Piazza Stella 5/1, Genova), Sabato 29 maggio 2004 alle ore 17.00, la mostra “ Satura – Genova 2004” colletiva degli artisti: Bardelli, Bisio, Blaise, Brasili, Forrest, Mascardi, Moggia, Mogni, Napoli, Orlandini, Pepe, Pilat, Repetti, Sivori, Sommariva, Speares, Tipaldo .
Anche Satura partecipa agli eventi di
Genova Città della Cultura con una mostra ad hoc di artisti che in questi dieci anni di vita dell’Associazione hanno operato in sintonia in un contesto di figurativismo contemporaneo. Frutto non tanto di un progetto teorico ma di fertili incontri e di influenza reciproca, il dialogo tra gli artisti, ha dato risultati tanto stimolanti quanto spontanei ed inconsapevoli. Nella realtà di una Genova dove raramente si riescono a forzare le gabbie della comunicazione colta, Satura è il punto di coagulazione e di scambio, il contenitore attivo e l’incubatrice di questo dialogo.

Le loro opere, realizzate con le tecniche più disparate dalla pittura ad olio al collage misto, dal digitale alla ceramica, dall’acrilico all’acquerello, fanno riferimento ad una realtà artistica collegata alla problematicità della società contemporanea. Il disagio di fronte alle immagini dei mass-media (Mogni, Napoli e Forrest) inducono a elaborazioni di taglio fotografico che ci riconsegnano figure stravolte (Brasili) o desolatamente frammentarie (Bardelli, Tipaldo). Gli umili oggetti della vita quotidiana vengono recuperati alla percezione cosciente (Bisio, Sivori) e restituiti ironicamente spiazzati da falsificazioni materiche (Pilat). La critica alla realtà si concentra su punti di collasso visivo e di spaesamento temporale (Pepe). Il paesaggio stesso fa da collante ideologico, realizzando forme astratte (Mascardi, Sommariva), coagulazioni materiche primordiali (Blaise) e figurazioni surreali (Repetti, Moggia), assumendo attraverso il collage atmosfere inquietanti (Bonavita), metamorfosi visive di linguaggi poetici (Orlandini).