Mercoledì 27 ottobre, con la collettiva Satus, a cura di Didi Guttmann (Rio de Janeiro, 1974) inaugura spazio_Morris, un laboratorio di ricerca ideato da Alessandra Pedrotti Catoni e Vettor Marcello del Majno.
Spazio_Morris è un luogo di sperimentazione, una palestra sia per gli artisti invitati che per giovani collezionisti, è un inconsueto ibrido fra una galleria d’arte e un salotto culturale; spazio_Morris è infatti allestito in un appartamento abbandonato per oltre un decennio nel cuore di Milano dove, ad accogliere il pubblico restano le tracce di un arredo degli anni ’50 e ’90.

Daniele Carpi, Xenia Lesniewski, Giulia Ricci, Emiliano Biondelli e Valentina Venturi, Goekhan Erdogan e Jin Kyoung Huh sono stati invitati a misurare e integrare le evidenti tracce che appartengono alla casa, interpretando ed esponendo se stessi secondo la propria percezione dello spazio disabitato.

Xenia Lesniewski presenta un’installazione multimediale di grandi disegni su carta, oggetti, rotoli di carta e un video, Remisequenz (2,20 min., 2010), che si proietta su una porzione dell’installazione. Questi elementi vengono assemblati per formare un insieme complesso ma ordinato dal titolo Konfabulationen II già presentato nel 2010.
Francoforte, 1985. Nel 2005 si diploma all’Accademia d’ Arte e Disegn di Offenbach, Germania; nel 2010 studia presso l’ Università di Arti Applicate di Vienna.
Vive e lavora tra Vienna e Offenbach.

Emiliano Biondelli e Valentina Venturi presentano una fanzine con fotografie catturate in due diversi momenti prima della riapertura della casa come spazio_Morris. Fotografando le diverse stanze si sono resi conto di essere dei voyer che spiavano l’intimità di una famiglia tanto fortemente presente nell’ambiente. Attaccapanni abbandonati, adesivi strappati, ritagli di giornale, vecchi libri, carte adesive stampate, poltrone signorili, sono solo alcuni degli elementi che abitavano lo spazio e che hanno voluto utilizzare per comporre una sequenza fotografica.
E. Biondelli: Ravenna, 1976. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali. Vive a Ravenna.
V. Venturi: Ravenna 1972. Laureata in DAMS. Vive a Ravenna.

Giulia Ricci esplora patterns geometrici dal punto di vista dell’ordine visivo che li caratterizza, ma anche del disordine che può intervenire a romperne l’equilibrio. L’artista lavora principalmente con il medium del disegno, ma crea anche installazioni e animazioni. Per spazio_Morris presenta una serie di lavori site specific: un’installazione a pavimento e una video animazione.
Ravenna, 1976. Nel 1999 si diploma all’ Accademia di Belle Arti di Bologna; nel 2003 si laurea nel corso di Arte Visive DAMS dell’Uniersità di Bologna; nel 2007 consegue il Master in Fine Art alla slade School of Fine Art, UCL, Londra.
Dal 2004 vive e lavora a Londra.

L’installazione di Goekhan Erdogan e Jin-Kyoung Huh riprende i concetti sviluppati da entrambi gli artisti durante una residency a Berlino a Giugno 2010. Il lavoro si basa su una serie di scatti fotografici di Jin-Kyoung Huh al cielo di Milano sopra spazio_Morris, eseguiti tutti i giorni alle 8 del mattino, per i 9 giorni precedenti l’inaugurazione. Goekhan Erdogan interviene con il suo lavoro, un autoritratto, che è una scultura a tutti gli effetti.
G. Erdogan: Hoechst- Francoforte, 1978. Nel 2006 e nel 2010 si diploma in Visual Communication all’ Accademia di Arte e Design di Offenbach (Germ.); nel 2008 si diploma in Fine Artall’Accademia Internazionale di Fine Art di Francoforte. Vive e lavora tra Francoforte e Offenbach. J.K.Huh: Dan-Yang (Corea del Sud), 1968. Nel 1991, si laurea nel corso d’Arte con indirizzo in psicologia presso la Yonsei University, Corea del Sud; nel 1996 si laurea in Fine Art all’Università Nazionale di Seoul; nel 2004 si diploma in Design presso il corso di Visual Communication HfG di Offenbach (Germ.); nel 2010 frequenta il Master in Arte alla HfG di Offenbach (Germ.)

L’installazione site specific di Daniele Carpi, riproduce una camera da letto con due comodini, due ritratti di famiglia, un letto matrimoniale e i due sposi. Gli sposi sono Jane Burden (1839-1914) e William Morris (1835-1896). L'insieme degli sposi giace sull'impronta che resta del letto ed è costituito da gesso e creta, due materiali che si usano per modellare e fare il calco, che aderiscono ma non si saldano insieme e con il passare del tempo tendono a distaccarsi. I mobili-sculture non sono più nella posizione consueta, ma si spostano per circondare gli sposi e fare da osservatori. I disegni sono ritratti realizzati a partire da documenti fotografici d'epoca.
Chiavenna, 1976. Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
Vive e lavora a Como.