Monografie Elettroniche, ciclo d’incontri dedicato all'arte dell'audiovisivo, nel corso degli ultimi tre anni ha creato delle importanti occasioni di visione e di riflessione sul video d'autore. La proposta di selezioni monografiche (De Infante, Batsry, Liisa Ahtila, Cahen, Kogut, Larcher, Eshetu) e la presenza di studiosi del video (Sandra Lischi e Maria Rosa Sossai) ha consentito al pubblico di fruire le opere sentendo dalla viva voce degli autori il senso della loro esperienza creativa e della loro poetica e, attraverso le parole degli studiosi del video, di comprendere le peculiarità dell'approccio estetico, la militanza critica o, ancora, le dinamiche del sistema dell'arte.
Giunto ora alla sua quarta stagione, Monografie Elettroniche si rinnova proponendo la formula laboratoriale, volendosi porre come momento di scambio di saperi ed esperienze, oltre che di semplice visione ed ascolto; occasione in cui al momento della fruizione si rinsalda quello della formazione. Fondamentale, in quest’ottica, la collaborazione con l'Accademia di Belle Arti e la Facoltà di Lettere dell'Università di Catania.

Dopo aver ospitato a gennaio il regista canadese Pierre Hébert (accompagnato per la sua performance Living Cinema dal musicista Bob Ostertag), in aprile sarà la volta di Saul Saguatti, regista di corti d’animazione che il 7 aprile (h. 21.15) presenterà presso il centro culture contemporanee Zo di Catania, insieme al musicista Bart Sailer, la performance audiovisiva Woodsroads.
Nello stesso periodo Saul Saguatti e Bart Sailer terranno un workshop per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali della Facoltà di Lettere dell’Università di Catania (sede di Siracusa).

In Woodsroads la fotografia digitale, usata per realizzare fotogrammi sequenziali, produce una catena di immagini singole che solo il lavoro concettuale dell'autore è in grado di organizzare. La scomposizione della realtà in singoli fotogrammi, piuttosto che in sequenze video tradizionali, porta inevitabilmente a indagini visive più forti e meditate del normale percorso filmico, proponendo un'indagine artistica particolarmente accurata. Scopo del lavoro di Saul Saguatti e Bart Sailer è «creare documentari emotivi ed onirici che riportino lo spirito o l'anima di un luogo piuttosto che una sua documentazione reale».

Saul Saguatti inizia l'attività sperimentando con la grafica animata; in seguito, coniugando stili vari, matura esperienze in ambito pittorico, sul fumetto e l'illustrazione, lavorando anche per il mercato televisivo con animazioni tradizionali su pellicola 35mm, animazioni computerizzate 2D, pupazzi animati e disegno diretto su pellicola. Altre contaminazioni arrivano con la regia di video clip, dove i girati tradizionali in video o pellicola si mischiano con attori e fondali. I suoi lavori sono stati selezionati da diversi festival internazionali quali Annecy, CinemaGiovani (Torino), Sonar (Barcellona), Netmage (Bologna). Ha lavorato per Renault, Ducati, Rai, TMC, Henry Lloyd e diverse case discografiche. Dal 1994 è membro della struttura Opificio Ciclope.

Bart Sailer è conosciuto come Wang-inc. Nel 1999 pubblica il suo primo disco per l'etichetta Sonig (diretta dai Mouse on Mars). Da allora ha partecipato a numerose compilations, ha pubblicato un album per l'etichetta francese Bip-Hop e, con il supporto visivo di Saul Saguatti, l'album Woods roads per l'etichetta di San Francisco Context Free Media. I suoi suoni preferiti sono quelli di ogni giorno. La sua missione è di portare i suoni della musica concreta nella cultura musicale dance e vice versa.