“Non c’è oggetto più profondo, più misterioso, più fecondo, più tenebroso e più abbagliante di una finestra illuminata da una candela. Quanto si può vedere al sole è sempre meno interessante di quanto avviene dietro a un vetro. In quel buco nero o luminoso vive la vita, sogna la vita, soffre la vita”.
È contenuto in questo poemetto in prosa di Baudelaire intitolato “Le finestre” il principio di base della mostra Scatti alle finestre: poter raccontare, immaginare, far stupire il passante che cammina per strada e si sofferma ad ammirare delle finestre, che possono rivelare qualcosa di nuovo all’improvviso.
Siamo abituati a vedere le opere d’arte esposte in un museo, ma per quest’occasione il paese di Casamassima diventa un museo a cielo aperto. Un’idea originale e poetica che contribuisce a sublimare un centro storico da molti trascurato e spesso deturpato in ciò che prima lo rendeva gradevole e unico agli occhi di quanti lo chiamavano il “Paese Azzurro”.
Il concorso fotografico ha come tema la “Primavera”, liberamente interpretata, da sei giovani fotoamatori. Proprio perché liberamente interpretata, la primavera ha prodotto diversi frutti e quindi dodici scatti uno diverso dall’altro per stile, soggetto, taglio e interpretazione.
Alcuni dei fotomatori in mostra non avevano mai esposto prima di questo momento, è stata quindi un’occasione per mettersi in gioco e sperimentarsi. I concorrenti sono sei: Mariangela Francone, Paolo Inglese, Vito Martimucci, Omar Mongelli, Luigi Davide Ranieri e Vincenza Zizzo, tutti provenienti da formazioni ed esperienze differenti ma accomunati dalla grande passione per la fotografia.