Con questa mostra, che chiude la prima stagione espositiva avviata nel dicembre scorso, la galleria Kairòs artecontemporanea ha voluto riportare alla ribalta un artista, Sebastiano Dammone Sessa - nato in Svizzera, che vive e opera attualmente in Calabria - le cui opere già avevano avuto spazio in galleria, e il cui percorso di crescita e di ricerca si propone di poter accompagnare e seguire, così come già sta facendo con altri giovani talenti della nostra regione. E per poter dare spazio ad un confronto inedito, tra sensibilità e provenienze diverse, tra storie di vita così apparentemente distanti e lontane, all’opera di Sessa, che ha recentemente vinto l’importante riconoscimento nazionale del premio MIUR (sezione decorazione), si è voluto affiancare quella di Marco Querin, che ha vissuto e lavorato a lungo negli Stati Uniti e che attualmente vive e opera a Milano. Due giovani ed emergenti espressioni del cosiddetto astrattismo puro, presentati da una giovane critica, Cristina Marinelli, allieva di Giorgio Bonomi, uno dei massimi esperti di questo genere di arte pittorica a livello internazionale. Un confronto che si rivelerà sicuramente fecondo, nel tentativo di poter suggerire e intrecciare, come è nello stile di Kairòs, una nuova inesplorata trama di ricerca e di creatività, offrendo a tanti l’opportunità di seguire da vicino quelle che sono le tendenze più attuali dell’arte contemporanea. Alla ricerca di possibili trame, tra il visibile e l’invisibile. Questa potrebbe essere forse una traccia per addentrarsi nel mistero fitto, che le tele di Querin e le tavole di Sessa sembrano voler a stento trattenere, senza tuttavia mai riuscirci del tutto. Riemergono così piccoli spiragli e fessure, attraverso le quali sembrano emergere le trame nascoste, le dimensioni celate dietro una composizione rigorosa ed un attento equilibrio cromatico.

E nella settimana successiva all’inaugurazione avranno luogo, in galleria, una serie di incontri che tenteranno di suggerire e di rintracciare nuove possibili trame: tra parola e immagine, passato e presente. Martedì 17 giugno (ore 18,30), Massimo Iiritano ci proporrà Una riflessione sul senso dell'esperienza estetica, oggi a partire dalla lettura di un testo di Miguel De Unamuno, con l’intervento del direttore commerciale della Rubbettino Antonio Cavallaro. A seguire, Venerdì 20 giugno (ore 18,30) Antonello Migliaccio ci introdurrà, alla presenza dell’autrice Angela Rubino, alla lettura di un affascinante libro che ripercorre le vie della seta, tra passato e presente, tra Catanzaro e Lione. Interverrà l’assessore alla cultura del comune di Catanzaro Antonio Argirò.