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segno di rotta
La Galleria Michela Rizzo è lieta di
presentare segni di rotta, la mostra che
segna il ritorno dell’artista Matthew Attard
nella città lagunare.
La mostra costituisce l!esito di un lungo
processo di ricerca avviato dall’artista
circa cinque anni fa, il cui culmine si è
manifestato nel prestigioso Pa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Michela Rizzo è lieta di
presentare segni di rotta, la mostra che
segna il ritorno dell’artista Matthew Attard
nella città lagunare.
La mostra costituisce l!esito di un lungo
processo di ricerca avviato dall'artista
circa cinque anni fa, il cui culmine si è
manifestato nel prestigioso Padiglione di
Malta alla Biennale di Venezia 2024 con I
Will Follow The Ship. L!esposizione in
galleria rappresenta dunque il necessario
compimento di questo percorso, non
limitandosi ad essere un epilogo, ma
configurandosi come una piattaforma
concettuale che traccia nuove coordinate,
rielaborando il passato per aprire la strada
a inedite traiettorie creative.
Attraverso la fusione di segni ancestrali e
linguaggi digitali, l!opera di Attard diventa
così una bussola, dove il gesto umano e
l!autonomia tecnologica si fondono in un
dialogo continuo: un porto ideale, un
crocevia in cui la tradizione germina
geografie del senso ancora da esplorare.
Questi segni, un tempo gesti solitari di
devozione, diventano oggi un archivio
vivente, una costellazione di speranze che
Attard decodifica attraverso l!eye-tracker,
strumento capace di tradurre lo sguardo in
dati. Ogni movimento oculare dell!artista
cattura i contorni dei graffiti storici,
generando velieri digitali: creature ibride
sospese tra la pietra e il pixel, tra il gesto
umano e l!autonomia algoritmica, riflesso
di un!umanità che da sempre affida il
proprio destino a forze invisibili.
Come gli antichi navigatori incidevano ex-
voto come auspicio per una buona
navigazione, così l!uomo contemporaneo
affida frammenti della propria esistenza
alle nuvole digitali, in un atto di fiducia
cieca che Attard smonta con rigore.
La nave, cuore simbolico del progetto,
trascende così la sua forma fisica per
divenire iperoggetto digitale, un groviglio
di punti-dati che si modellano come onde
sotto correnti algoritmiche. In un equilibrio
sottile tra controllo e abbandono, le opere
di Attard si fanno monito: navigare è l!arte
di affidarsi al vento, consapevoli che la
rotta si scrive nell!acqua, mutevole e
imprevedibile.
presentare segni di rotta, la mostra che
segna il ritorno dell’artista Matthew Attard
nella città lagunare.
La mostra costituisce l!esito di un lungo
processo di ricerca avviato dall'artista
circa cinque anni fa, il cui culmine si è
manifestato nel prestigioso Padiglione di
Malta alla Biennale di Venezia 2024 con I
Will Follow The Ship. L!esposizione in
galleria rappresenta dunque il necessario
compimento di questo percorso, non
limitandosi ad essere un epilogo, ma
configurandosi come una piattaforma
concettuale che traccia nuove coordinate,
rielaborando il passato per aprire la strada
a inedite traiettorie creative.
Attraverso la fusione di segni ancestrali e
linguaggi digitali, l!opera di Attard diventa
così una bussola, dove il gesto umano e
l!autonomia tecnologica si fondono in un
dialogo continuo: un porto ideale, un
crocevia in cui la tradizione germina
geografie del senso ancora da esplorare.
Questi segni, un tempo gesti solitari di
devozione, diventano oggi un archivio
vivente, una costellazione di speranze che
Attard decodifica attraverso l!eye-tracker,
strumento capace di tradurre lo sguardo in
dati. Ogni movimento oculare dell!artista
cattura i contorni dei graffiti storici,
generando velieri digitali: creature ibride
sospese tra la pietra e il pixel, tra il gesto
umano e l!autonomia algoritmica, riflesso
di un!umanità che da sempre affida il
proprio destino a forze invisibili.
Come gli antichi navigatori incidevano ex-
voto come auspicio per una buona
navigazione, così l!uomo contemporaneo
affida frammenti della propria esistenza
alle nuvole digitali, in un atto di fiducia
cieca che Attard smonta con rigore.
La nave, cuore simbolico del progetto,
trascende così la sua forma fisica per
divenire iperoggetto digitale, un groviglio
di punti-dati che si modellano come onde
sotto correnti algoritmiche. In un equilibrio
sottile tra controllo e abbandono, le opere
di Attard si fanno monito: navigare è l!arte
di affidarsi al vento, consapevoli che la
rotta si scrive nell!acqua, mutevole e
imprevedibile.
22
marzo 2025
segno di rotta
Dal 22 marzo al 24 maggio 2025
arte contemporanea
Location
GALLERIA MICHELA RIZZO
Venezia, Giudecca, 800Q, (Venezia)
Venezia, Giudecca, 800Q, (Venezia)
Orario di apertura
Da martedì a sabato dalle 11:00 alle 18:00
Vernissage
22 Marzo 2025, 12:00
Sito web
Autore
Produzione organizzazione




