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Senso Plurimo – Azzurra Cecchini
Senso Plurimo parte dall’idea che l’arte contemporanea contenga una promessa di pluralità che ci affranchi dagli inganni di chi dirige il nostro immaginario visivo e il nostro pensiero estetico in una direzione unica e univoca. Gli artisti in mostra non appartengono a un gruppo omogeneo ma esprimono visioni molteplici, sono un insieme apparentemente dissonante che segnala il cambio di paradigma culturale in atto e offre l’occasione per analizzare territori di pensiero che si ramificano in topografie articolate delle quali non conosciamo gli sviluppi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Quinto vernissage per SENSO PLURIMO la rassegna curata da Marinilde Giannandrea giornalista, critica e docente presso il Liceo Artistico di Lecce: venerdì 19 febbraio alle ore 19.00 (visitabile fino a mercoledì 10 marzo) il box progettato da Rune Ricciardelli ospiterà RiTratto (ingresso libero) e si vestirà dei segni grafici di Azzurra Cecchini, artista e architetto brindisino.
Per Senso Plurimo l’artista sceglie come foglio di lavoro il grande formato della parete, sviluppando un dialogo con l’architettura e con lo spazio espositivo del box. Traccia il suo disegno come un’operazione effimera, provvisoria, destinata a scomparire quando alla chiusura della mostra le pareti saranno ridipinte. Il suo RiTratto vive solo nel presente, non ha durata, e nel sottolineare la sua natura provvisoria, segnala e mette a fuoco con vecchie cornici solo i particolari preziosi che vuole conservare
Una linea continua e leggera tracciata con una matita per contornare un paesaggio semplice e lieve: casolari e terrazzi, eliche e ciminiere, trulli e alberi, su cui soffia uno dei tanti volti di Eolo. Il segno dell’artista, pur nella sua apparente essenzialità si muove da un campo in cui tutto è sicuro e verificabile, ad uno in cui tutto è incerto ma nello stesso tempo affascinante. Ed è proprio in queste due dimensioni esistenziali che la Cecchini cerca interconnessioni e legami.
Questa linea-panorama si srotola dal groviglio della mente per segnare l’incanto del mare, del cielo e della terra. Un profilo sinuoso, puro e ingenuo, in cui ogni elemento anche quello estraneo alla natura assume un tono alto che si mimetizza e si confonde nella lirica visione di una veduta trasfigurata.
[…] Azzurra Cecchini ha scelto il disegno come pratica primaria e forma linguistica d’elezione, disegni pensati con linee di spessore uguale, concreto, senza apparenti tentennamenti, nei quali l’incertezza, l’imprecisione, quando inavvertitamente appaiono, sono un interferire bizzarro del caso. Spesso si tratta di fogli singoli oppure di serie complesse, dal vocabolario volutamente ridotto, che tracciano un racconto che fa dialogare apparenti dualità: la mano e la mente, l’artigianalità e la concettualità, il privato e il pubblico. Con un segno preciso e sicuro - “come una scrittura” - disegna delicate e sintetiche silhouette e scrive i suoi racconti muti sulle pagine di un diario o di un libro nel quale le parole si trasformano in calligrafie di segni che cadono e si dissolvono sotto le sbavature del colore o si allineano ordinatamente lungo tracciati incomprensibili. Linee e ancora linee, anche quando Azzurra va al di là dalla carta: nei cappotti ricamati o nelle installazioni ambientali […]
L’atto del disegnare diventa non tanto il vagheggiamento di un paesaggio ideale ma piuttosto la costruzione di un’eterotopia, uno spazio di alterità e rottura, che si rende concreto nel microcosmo che attraversa le pareti del box. Nessuna velleità ambientalista o ricerca di verità ma piuttosto un rilievo aperto la cui intrinseca poesia sta anche nella sua sostanziale mutevolezza e precarietà […]
Marinilde Giannandrea
AZZURRA CECCHINI Nasce a Brindisi nel 1978. Vive e lavora a Brindisi dove svolge la professione di artista e architetto. Dopo la laurea presso il Politecnico di Milano si è perfezionata in Germania e in Olanda. Spazia dalla produzione video all’illustrazione, dal design agli allestimenti, utilizzando materiali poveri e di recupero di provenienza industriale.
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Senso Plurimo parte dall’idea che l’arte contemporanea contenga una promessa di pluralità che ci affranchi dagli inganni di chi dirige il nostro immaginario visivo e il nostro pensiero estetico in una direzione unica e univoca. Gli artisti in mostra non appartengono a un gruppo omogeneo ma esprimono visioni molteplici, sono un insieme apparentemente dissonante che segnala il cambio di paradigma culturale in atto e offre l’occasione per analizzare territori di pensiero che si ramificano in topografie articolate delle quali non conosciamo gli sviluppi.
Per Senso Plurimo l’artista sceglie come foglio di lavoro il grande formato della parete, sviluppando un dialogo con l’architettura e con lo spazio espositivo del box. Traccia il suo disegno come un’operazione effimera, provvisoria, destinata a scomparire quando alla chiusura della mostra le pareti saranno ridipinte. Il suo RiTratto vive solo nel presente, non ha durata, e nel sottolineare la sua natura provvisoria, segnala e mette a fuoco con vecchie cornici solo i particolari preziosi che vuole conservare
Una linea continua e leggera tracciata con una matita per contornare un paesaggio semplice e lieve: casolari e terrazzi, eliche e ciminiere, trulli e alberi, su cui soffia uno dei tanti volti di Eolo. Il segno dell’artista, pur nella sua apparente essenzialità si muove da un campo in cui tutto è sicuro e verificabile, ad uno in cui tutto è incerto ma nello stesso tempo affascinante. Ed è proprio in queste due dimensioni esistenziali che la Cecchini cerca interconnessioni e legami.
Questa linea-panorama si srotola dal groviglio della mente per segnare l’incanto del mare, del cielo e della terra. Un profilo sinuoso, puro e ingenuo, in cui ogni elemento anche quello estraneo alla natura assume un tono alto che si mimetizza e si confonde nella lirica visione di una veduta trasfigurata.
[…] Azzurra Cecchini ha scelto il disegno come pratica primaria e forma linguistica d’elezione, disegni pensati con linee di spessore uguale, concreto, senza apparenti tentennamenti, nei quali l’incertezza, l’imprecisione, quando inavvertitamente appaiono, sono un interferire bizzarro del caso. Spesso si tratta di fogli singoli oppure di serie complesse, dal vocabolario volutamente ridotto, che tracciano un racconto che fa dialogare apparenti dualità: la mano e la mente, l’artigianalità e la concettualità, il privato e il pubblico. Con un segno preciso e sicuro - “come una scrittura” - disegna delicate e sintetiche silhouette e scrive i suoi racconti muti sulle pagine di un diario o di un libro nel quale le parole si trasformano in calligrafie di segni che cadono e si dissolvono sotto le sbavature del colore o si allineano ordinatamente lungo tracciati incomprensibili. Linee e ancora linee, anche quando Azzurra va al di là dalla carta: nei cappotti ricamati o nelle installazioni ambientali […]
L’atto del disegnare diventa non tanto il vagheggiamento di un paesaggio ideale ma piuttosto la costruzione di un’eterotopia, uno spazio di alterità e rottura, che si rende concreto nel microcosmo che attraversa le pareti del box. Nessuna velleità ambientalista o ricerca di verità ma piuttosto un rilievo aperto la cui intrinseca poesia sta anche nella sua sostanziale mutevolezza e precarietà […]
Marinilde Giannandrea
AZZURRA CECCHINI Nasce a Brindisi nel 1978. Vive e lavora a Brindisi dove svolge la professione di artista e architetto. Dopo la laurea presso il Politecnico di Milano si è perfezionata in Germania e in Olanda. Spazia dalla produzione video all’illustrazione, dal design agli allestimenti, utilizzando materiali poveri e di recupero di provenienza industriale.
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Senso Plurimo parte dall’idea che l’arte contemporanea contenga una promessa di pluralità che ci affranchi dagli inganni di chi dirige il nostro immaginario visivo e il nostro pensiero estetico in una direzione unica e univoca. Gli artisti in mostra non appartengono a un gruppo omogeneo ma esprimono visioni molteplici, sono un insieme apparentemente dissonante che segnala il cambio di paradigma culturale in atto e offre l’occasione per analizzare territori di pensiero che si ramificano in topografie articolate delle quali non conosciamo gli sviluppi.
19
febbraio 2010
Senso Plurimo – Azzurra Cecchini
Dal 19 febbraio al 10 marzo 2010
arte contemporanea
Location
CANTIERI TEATRALI KOREJA
Lecce, Via Guido Dorso, 70, (Lecce)
Lecce, Via Guido Dorso, 70, (Lecce)
Orario di apertura
ore 17-21
Vernissage
19 Febbraio 2010, ore 19
Autore