Scrive la Dirigente Scolastica Prof.ssa Carla Maria Arienti nel testo:

“Con orgoglio presento allo spazio Hajech del Liceo Artistico di Brera il lavoro di artisti che sono anche docenti, artisti pittori, scultori, architetti, incisori, creativi che danno il meglio della loro professionalità, evidenziando anche profili e percorsi di chiaro spessore, legami forti tra scuola e laboriosità creativa.

In questa nostra tipologia d’Istituto appare evidente il clima laboratoriale che essi portano nel sistema scolastico-artistico, come già indicò e sostenne l’Argan, che iniziò il rinnovamento dell’insegnamento della storia dell’Arte, dei Licei Artistici e delle Accademie. La scelta di queste opere, frutto del lavoro artistico di oltre venti docenti del Liceo di Brera offre diverse motivazioni che il visitatore potrà facilmente individuare, tutti appartengono al clima storico dell’ultimo decennio del Secondo Novecento e sono opere votate alla storia, all’immagine, alle diverse individuazioni di stili, di poetiche e di correnti.

Non c’è in questa mostra una ricerca della bellezza fine a se stessa, né questa da sola avrebbe senso, ma una vivacità creativa di questi artisti-docenti che vive per i benefici di ritagliarsi una finestra sul proprio tempo, e per essere stati partecipi di movimenti significativi, dall’informale alla poesia visiva, dalla scultura figurale e astratta all’arte povera, dal neoespressionismo all’arte geometrica, fino alle installazioni più avvenieristiche.

Nel percorso di molti artisti che qui si confrontano, spesso impegnati anche in mostre e rassegne pubbliche e private, è sempre stato motivo trainante lo sperimentalismo che attraversa la loro arte, la vivifica e la sostiene, legando essa alla storia e alla cultura degli anni Ottanta-Novanta. Le opere di questi artisti docenti del nostro Liceo, si portano e portano anzitutto a riscoprire il mondo del significato, si gettano poi come ponte fra tradizione e modernità, tra vecchio e nuovo, e sono non torre di Babele, ma luogo di confronto serio, articolato, dinamico, forse anche esempio di nuove svolte, di novella cultura, di estetica fluorescente, di neoidealismi e di bellezza prismatica”.