Questi gli artisti straordinariamente riuniti in una collettiva con la quale Galleria Continua celebra i suoi primi 15 anni di attività.
E’ il 1990 quando tre giovanissimi amici, Lorenzo, Mario e Maurizio, decidono di aprire una galleria d’arte contemporanea a San Gimignano; un piccolo investimento pro-capite in vecchie Lire e, in uno spazio di 3 metri per 6, iniziano una serrata programmazione espositiva. Una mostra alla settimana, poi i primi cataloghi e, nel 1992, la partecipazione alla prima fiera d’arte. I progetti espositivi si fanno più ambiziosi e gli spazi necessariamente crescono. Prima un appartamento su più piani si affianca alla piccola sala originaria, poi arriva l’Arco dei Becci. Nel 1995 un nuovo coraggioso investimento, quello di riaprire l’ex cinema teatro di San Gimignano chiuso ormai da molti anni. Nel rispetto dell’originaria struttura architettonica lo spazio riprende vita tornando ad essere luogo di cultura e di incontro. Molti, moltissimi gli artisti che da quel momento si confrontano con questa affascinante quanto complessa struttura entrando in dialogo con essa e creando opere ad hoc e site specifics di portata museale.
Il pensiero che in questi anni ha costantemente guidato Galleria Continua è stato quello del confronto con l’esterno. Da questa ricerca sono nati stabili sodalizi con artisti di diversa generazione e provenienza. Sono nate mostre importanti che hanno visto la curatela di personaggi di livello internazionale come Angela Vettese, Elio Grazioli, Roberto Pinto, Hans Ulrich Obrist, Nicolas Bourriaud, Pier Luigi Tazzi. E’ stato, infine, questo spirito instancabilmente curioso e mobile che ha portato la galleria ad aprire, pochi mesi fa, una sede espositiva anche a Pechino: mille metri quadri all’interno del cuore pulsante della città, l’ex fabbrica 798.
Gli artisti che in questa collettiva si avvicendano nelle numerose sale, dall’ingresso alla platea fino all’Arco dei Becci, sono quelli che insieme ai tre titolari hanno fatto la ‘storia di Continua’ in un rapporto che negli anni è stato di crescita, di progettualità, di mutua collaborazione. Vengono dall’Italia, dall’Europa, dall’America, da Cuba, dall’Asia e dall’Africa per festeggiare questo primo importante traguardo.
Le opere che incontriamo nella mostra rappresentano il racconto cronologico di un ‘vissuto’, racconto purtroppo necessariamente ridotto e parziale considerando gli oltre 200 artisti che si sono avvicendati nella programmazione di questi 15 anni. Dunque, la prospettiva lungo la quale si muove il percorso espositivo è quella della memoria. Ciascuna delle opere presentate è infatti la traccia di un passaggio, di un rapporto che è nato e si sviluppato tra l’artista, la galleria, e il luogo.
Quadri, sculture, installazioni e video ci accompagnano fino ad un grande schermo dove, una serie di scatti ‘storici’, ricompongono i frammenti di una storia. Di fronte a questo scorrere di immagini una gran festa con gli artisti, la musica e gli amici di sempre e di domani per brindare ai progetti realizzati e soprattutto a quelli che verranno.