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Sergio Batti
Retrospettiva relativa all’artista fiorentino recentemente scomparso.
Comunicato stampa
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BIOGRAFIA
di
SERGIO BATTI
Nasce a Borgo Sansepolcro il 20 maggio 1950, da Maria e Renato, entrambi insegnanti.
A Sansepolcro, riportando le sue stesse parole: ”Per 14 anni assorbe le luci pierfrancescane che gli impongono immediatamente un’interiore ricerca sugli spazi e sull’uso dei colori.”
Nel 1964 si trasferisce a Firenze, dove frequenta il liceo artistico con ottimi risultati.
La sua produzione artistica relativa agli anni ’60 propone olii che rappresentano paesaggi (tetti di Firenze, Sansepolcro ecc.) o personaggi (gente di paese, le sarde, eccc.), lavorati per lo più a spatola e con tinte prevalentemente scure o grigie, sfumati ecc.
Nel 1969 si iscrive alla facoltà di Architettura a Firenze.
Vive in modo “blandamente” attivo il periodo dei movimenti e delle contestazioni giovanili, rimanendo pur sempre nel suo mondo un po’ “distaccato” dagli eventi e dalle circostanze.
I suoi dipinti sono comunque influenzati da un atteggiamento sicuramente critico nei confronti della società.
Sono quadri di rottura, vedi gli olii attraversati da messaggi pubblicitari o bellissimi personaggi borghesi, seduti in atteggiamenti arroganti e talvolta di potere.
Nel 1974 si laurea con tesi in arredo urbano, col prof. Leonardo Savioli, ottenendo una valutazione di 110 e lode con pubblicazione.
Negli anni 1975 e 1976 lavora come assistente del prof. Savioli presso l’istituto di arredamento.
Durante gli anni che vanno dal 1974 al 1977 lavora come architetto a Pesaro presso lo studio Gaudenzi, progettando molti centri residenziali e turistici che vengono realizzati per lo più nelle zone della Romagna e delle Marche, ed inoltre allestimenti per spazi espositivi, come quello realizzato al Trade Mart di Bruxelles nel 1975.
Nel 1977 si sposa nel comune di Certaldo con Patrizia Laganà, che sarà la compagna complice in un’unione burrascosa ma simbiotica fino alla fine dei suoi giorni.
Negli anni ’80 e ’90 la sua attività di pittore (predilige elaboratissimi pastelli in cui ritrae oggetti o cose della natura, ingigantiti e trasformati, alternandoli a graffianti bianchi e neri, dove legni marini o pietre si plasmano in forme diverse, abitate spesso da miriadi di altre creature) si alterna ad attività lavorative nel campo dell’arredamento e della grafica pubblicitaria.
Nel 1989 vive per un anno ad Atene, dove arreda un grande locale riproducendo mosaici in marmo policromi, memorie di chiese fiorentine.
In questi anni vive sempre più volentieri in Maremma (periodo dei quadri ad olio con fauni rossi), e nel Peloponneso, dove ritrae in coloratissimi acquerelli (usati come delle tempere) tutto ciò che la natura gli mostra (vedi serie “amori e fiori”).
Collabora negli anni dal 1989 al 1991 con la rivista d’arte “La corte di Mantova”, diretta dal grande amico e scrittore Alessandro Gennari, pubblicando racconti, poesie e critiche d’arte, ed altrettanto fa dal 1999 al 2001 con la rivista “Soprattutto”, in collaborazione con l’amica scrittrice-fotografa Elisabetta Valentini.
Dalla seconda metà degli anni ’90, fino al febbraio 2002, anno in cui ci lascia, si dedica sistematicamente ai suoi “Appunti Visivi”, dove ritrae la gente, non più oggetti o legni o pietre, che incontra in bar, locali, strade.(Firenze, Maremma, Parigi, Londra.)
Nel 2000 torna a dipingere su tela, quadri ad olio lavorati con la spatola, come faceva agli inizi, ma ora domina il colore.
Dipinge personaggi sfumati che è come se galleggiassero, accompagnati da strani pesci.(vedi pesce S.Pitero allegato)
Nel Febbraio del 2002 si reca nel sud del Marocco, incontro al suo destino.
Cerca fuga e nuove sensazioni.
Fra le dune del deserto e l’oceano, un assurdo incidente in auto lo sorprende e lo allontana da questo mondo che tanto amava, ma che tanto gli stava stretto.
di
SERGIO BATTI
Nasce a Borgo Sansepolcro il 20 maggio 1950, da Maria e Renato, entrambi insegnanti.
A Sansepolcro, riportando le sue stesse parole: ”Per 14 anni assorbe le luci pierfrancescane che gli impongono immediatamente un’interiore ricerca sugli spazi e sull’uso dei colori.”
Nel 1964 si trasferisce a Firenze, dove frequenta il liceo artistico con ottimi risultati.
La sua produzione artistica relativa agli anni ’60 propone olii che rappresentano paesaggi (tetti di Firenze, Sansepolcro ecc.) o personaggi (gente di paese, le sarde, eccc.), lavorati per lo più a spatola e con tinte prevalentemente scure o grigie, sfumati ecc.
Nel 1969 si iscrive alla facoltà di Architettura a Firenze.
Vive in modo “blandamente” attivo il periodo dei movimenti e delle contestazioni giovanili, rimanendo pur sempre nel suo mondo un po’ “distaccato” dagli eventi e dalle circostanze.
I suoi dipinti sono comunque influenzati da un atteggiamento sicuramente critico nei confronti della società.
Sono quadri di rottura, vedi gli olii attraversati da messaggi pubblicitari o bellissimi personaggi borghesi, seduti in atteggiamenti arroganti e talvolta di potere.
Nel 1974 si laurea con tesi in arredo urbano, col prof. Leonardo Savioli, ottenendo una valutazione di 110 e lode con pubblicazione.
Negli anni 1975 e 1976 lavora come assistente del prof. Savioli presso l’istituto di arredamento.
Durante gli anni che vanno dal 1974 al 1977 lavora come architetto a Pesaro presso lo studio Gaudenzi, progettando molti centri residenziali e turistici che vengono realizzati per lo più nelle zone della Romagna e delle Marche, ed inoltre allestimenti per spazi espositivi, come quello realizzato al Trade Mart di Bruxelles nel 1975.
Nel 1977 si sposa nel comune di Certaldo con Patrizia Laganà, che sarà la compagna complice in un’unione burrascosa ma simbiotica fino alla fine dei suoi giorni.
Negli anni ’80 e ’90 la sua attività di pittore (predilige elaboratissimi pastelli in cui ritrae oggetti o cose della natura, ingigantiti e trasformati, alternandoli a graffianti bianchi e neri, dove legni marini o pietre si plasmano in forme diverse, abitate spesso da miriadi di altre creature) si alterna ad attività lavorative nel campo dell’arredamento e della grafica pubblicitaria.
Nel 1989 vive per un anno ad Atene, dove arreda un grande locale riproducendo mosaici in marmo policromi, memorie di chiese fiorentine.
In questi anni vive sempre più volentieri in Maremma (periodo dei quadri ad olio con fauni rossi), e nel Peloponneso, dove ritrae in coloratissimi acquerelli (usati come delle tempere) tutto ciò che la natura gli mostra (vedi serie “amori e fiori”).
Collabora negli anni dal 1989 al 1991 con la rivista d’arte “La corte di Mantova”, diretta dal grande amico e scrittore Alessandro Gennari, pubblicando racconti, poesie e critiche d’arte, ed altrettanto fa dal 1999 al 2001 con la rivista “Soprattutto”, in collaborazione con l’amica scrittrice-fotografa Elisabetta Valentini.
Dalla seconda metà degli anni ’90, fino al febbraio 2002, anno in cui ci lascia, si dedica sistematicamente ai suoi “Appunti Visivi”, dove ritrae la gente, non più oggetti o legni o pietre, che incontra in bar, locali, strade.(Firenze, Maremma, Parigi, Londra.)
Nel 2000 torna a dipingere su tela, quadri ad olio lavorati con la spatola, come faceva agli inizi, ma ora domina il colore.
Dipinge personaggi sfumati che è come se galleggiassero, accompagnati da strani pesci.(vedi pesce S.Pitero allegato)
Nel Febbraio del 2002 si reca nel sud del Marocco, incontro al suo destino.
Cerca fuga e nuove sensazioni.
Fra le dune del deserto e l’oceano, un assurdo incidente in auto lo sorprende e lo allontana da questo mondo che tanto amava, ma che tanto gli stava stretto.
20
ottobre 2004
Sergio Batti
Dal 20 al 25 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
PALAGIO DI PARTE GUELFA
Firenze, Piazza Di Parte Guelfa, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Di Parte Guelfa, 1, (Firenze)
Autore
Curatore